Italia 2012, 14', HD, colore
sceneggiatura Alessandra Cardone
fotografia Selene De Rui, Valerio Ferrario
montaggio Max Pastore
suono Andrea Parolin
produttore Alessandra Cardone
Durante le riprese del film The Tourist, nella primavera del 2010, Venezia è stata per qualche mese teatro di un subbuglio generale causato dalla presenza della troupe, ma soprattutto da Johnny Depp, che dopo essere capitato per la prima volta a cena alla "Rosa Rossa", se n'è innamorato al punto di andarci sempre più di frequente, spesso trascorrendo lunghe serate in allegria insieme al gestore, Cristiano Vitale. Tutti sono rimasti colpiti e affascinati dalla personalità di Johnny, ma soprattutto Cristiano, che da quel momento ha cominciato a sperare che la grande star del cinema non solo lo considerasse un vero amico di cui potersi fidare per sempre, ma che gli offrisse anche un'opportunità, facendolo entrare nel proprio entourage. E ci spera ancora nonostante Johnny non si sia fatto più sentire.
«Nonostante quella del ristoratore sia una storia di sogni e attese deluse, ho voluto dare a questo mio lavoro un taglio ironico e leggero, invitando Cristiano a non prendersi troppo sul serio nel raccontarsi. Ho deciso di perseguire la verità e raccontare questa umanissima vicenda di cui spero riescano a emergere non solo l'ironia, ma anche la contraddittorietà delle emozioni». (Alessandra Cardone)
Alessandra Cardone (Milano, Italia, 1975) è un'ex copywriter. Lavora per anni in grosse agenzie di pubblicità milanesi, finché non approda prima alla sceneggiatura con Gaetano Sansone, e poi alla regia, con il suo primo cortometraggio Aspettando Hollywood (2006). Nel 2008 vince la menzione speciale ai Nastri D'Argento per la sceneggiatura di Boxing Paradise di Stefano Quaglia. Insieme a numerosi spot, gira i cortometraggi Beneficenza (2010), Chapeau! (2011), il documentario Le Tessitrici di Guri i Zi (2011). Attualmente sta finendo la post-produzione di Questioni di Etichetta, corto con Bebo Storti, Ugo Conti e Francesco Montanari, e sta lavorando al suo primo lungometraggio.