Il documentario segue l'incontro del regista Robert Wilson, della performance artist Marina Abramovic, del cantante e compositore Antony Hegarty e dell'attore Willem Dafoe, da cui nasce l'opera teatrale sulla biografia di Marina Abramovic. Attraverso riprese delle prove e interviste degli artisti al lavoro, si esplora dall'interno questa collaborazione unica, tracciando un intimo ritratto che rivela dinamiche, entusiasmi e paure di ognuno di loro durante la messa in scena di questo spettacolo così poetico e visivamente straordinario.
«Quando ho saputo che Robert Wilson avrebbe diretto un'opera sulla biografia di Marina Abramovic, mi sono chiesta "dove s'incontreranno il maestro dell'artificio e la madrina del reale? Sposeranno il teatro con la performance art o sarà una lotta tra titani?". Due anni dopo, mi rendo conto che ciò che è avvenuto è molto più misterioso e magico di qualsiasi risposta alle mie domande. Il terreno su cui si sono incontrati Bob Wilson, Marina Abramovic, Antony Hegarty e Willem Dafoe, è un palcoscenico popolato dalla vita della Abramovic, dai suoi personaggi e dai suoi fantasmi, ma anche dalle vite, personaggi e fantasmi di tutti coloro che vi hanno lavorato. Un coro di artisti e musicisti straordinari ha contribuito nei modi più diversi, dal canto epico balcano alla musica elettronica, dalla danza al vaudeville, alla durational performance. Il risultato è talmente sublime che ogni volta che The Life and Death of Marina Abramovic va in scena, anche il pubblico vede su quel palcoscenico la propria vita e morte: Marina ne è il paesaggio, Bob Wilson la mente, Antony il cuore e Willem il corpo. Ho avuto la grande fortuna di osservare da vicino e filmare questa intensissima collaborazione artistica, dalla quale credo che tutti i partecipanti siano stati intimamente trasformati». (Giada Colagrande)
Giada Colagrande (Pescara, Italia, 1975), dopo aver studiato in Svizzera, Italia e Australia, nel 1995 si trasferisce a Roma, dove comincia e fare videoarte e documentari sull'arte contemporanea. Dal 1997 al 2000 partecipa al progetto d'arte contemporanea "Volume", per cui realizza una serie di ritratti di artisti contemporanei. Dopo tre cortometraggi, nel 2002 scrive, dirige e interpreta il suo primo lungometraggio, Aprimi il Cuore, presentato alla Mostra di Venezia e al Tribeca Film Festival. Del 2005 è Before It Had a Name, scritto e interpretato insieme a Willem Dafoe, invitato alle Giornate degli Autori e al Festival di San Sebastián. Nel 2010 scrive e dirige A Woman, anch'esso selezionato alla Mostra di Venezia. Nel 2012 realizza The Woman Dress, terzo cortometraggio della serie "The Miu Miu Women's Tales", un progetto Prada, e completa il film Bob Wilson's Life and Death of Marina Abramovic. Attualmente sta lavorando al film "The Abramovic Method".