di Lucrecia Martel
Italia, Argentina, Paraguay, 2011, 6'27"
fotografia Hugo Colace
musica e scenografia María Onis Vigil
acconciatura e trucco Alberto Moccia
interpreti María Alché, Julia Anderson, Cecilia Barrios
Emilienne de Souza, Piren Larrieu Iturre, Rocío Nuňez
Florencia Ramaccioni, Rocío Somoza
produzione Hi! Production, Lita Stantic Producciones
produttore esecutivo Max Brun, Lita Stantic
Secondo cortometraggio della serie The Miu Miu Women's Tales.
In questo film noir contemporaneo, un elegante equipaggio di creature femminili emerge come insetti dai gavoni di una barca alla fonda in un mare tropicale, senza che se ne veda il volto. Le creature camminano sinuosamente come femme fatale anni Quaranta, e indossano occhiali da sole che celano tutto tranne lo sbattere delle ciglia finte che portano; si rivela così un nuovo linguaggio, un codice Morse composto da schiocchi e vibrazioni che esalta il loro intimo mondo fantastico, permeato di desiderio e evasione spirituale. Tumulate a bordo della lussuosa barca modernista, le crisalidi si preparano alla loro strana Metamorfosi, simboli di evoluzione, trascendenza e fuga dal mondo materiale e effimero.
Lucrecia Martel dirige alcuni cortometraggi tra cui Rey Muerto (1995), premiato in vari festival internazionali. In seguito, tra il 1996 e il 1999, firma diversi documentari e programmi per le reti televisive argentine. Nel 2001 scrive e realizza il suo primo lungometraggio, La Ciénaga, presentato al Festival di Berlino (Premio Alfred Bauer per la miglior opera prima), al Sundance (Premio per la miglior sceneggiatura) e ai Rencontres Cinéma d'Amérique Latine di Tolosa (Premio Découverte e Gran Premio Coup de coeur della critica francese). Nel 2004 realizza il suo secondo lungometraggio, La niņa santa, selezionato in concorso al Festival di Cannes. Quattro anni dopo dirige La mujer sin cabeza (La donna senza testa).