Portogallo, Germania, Brasile, Francia, 2012, 111', 35mm, bn
sceneggiatura Miguel Gomes, Mariana Ricardo
fotografia Rui Poças
montaggio Telmo Churro, Miguel Gomes
suono Vasco Pimentel
scenografia Bruno Duarte
costumi Silvia Grabowski
interpreti Teresa Madruga (Pilar), Laura Soveral (Aurora anziana)
Ana Moreira (Aurora giovane)
Henrique Espírito Santo (Ventura anziano)
Carloto Cotta (Ventura giovane)
Isabel Cardoso (Santa), Ivo Müller (uomo di Aurora)
Manuel Mesquita (Mário)
produttore Luís Urbano
produzione O Som e a Fúria
coproduttore Janine Jackowski, Jonas Dornbach, Maren Ade
Fabiano Gullane, Caio Gullane, Thomas Ordonneau
coproduzione Komplizen Film, Gullane Entretenimento, Shellac Sud
produttore associato Alexander Bohr
produzione associata ZDF/Arte
vendite internazionali The Match Factory
Balthasarstr. 79-81, 50670 Cologne, Germany
Tel +49 221 539709-0 - Fax +49 221 539 709-10
Una vecchia signora scorbutica, la sua domestica capoverdiana e la sua vicina di casa impegnata in cause sociali. Dopo la morte della prima, le altre due vengono a conoscenza di un episodio del suo passato: una storia d'amore e crimine ambientata in un'Africa che sembra uscita da un film d'avventura.
«Il punto di partenza della storia è il racconto di un mio parente, che mi parlò di una vecchia donna infastidita dalla sua domestica perché trovava che lei si impicciasse troppo della sua vita. Non sembra materia per un romanzo o un film, è una cosa molto quotidiana, e volevo che questo tono si ritrovasse nella pellicola. Quando la gente razionalizza troppo e si concentra sulle idee, arriva a dire "c'è bisogno di una scena per dimostrare questa idea". È una costruzione razionale. Questo approccio non mi interessa. Per me, la struttura dei film è molto più naturale» (Miguel Gomes)
Miguel Gomes (Libsona, Portogallo, 1972) studia cinema a Lisbona e lavora come critico dal 1996 al 2000. I suoi cortometraggi vengono proiettati e premiati in numerosi festival internazionali. L'esordio alla regia di un lungometraggio avviene nel 2004 con A cara que mereces. Nel 2008 dirige Aquele querido mês de agosto (Our Beloved Month of August), presentato a Cannes. Quest'anno al Festival di Berlino con Tabu vince il Premio Alfred Bauer e il FIPRESCI della critica internazionale.