Di qua l'acciaieria che lavora ventiquattro ore al giorno e non si ferma mai. Di là, l'isola d'Elba, un paradiso a portata di mano eppure irraggiungibile. In mezzo, né di qua né di là, Anna e Francesca, piccole ma già grandi, un'amicizia potente ed esclusiva quanto l'amore. Lo stesso amore che tiene in piedi Alessio, il fratello di Anna, operaio fino al midollo che si ostina a pensare all'unica ragazza che non può avere, il sogno della sua vita, Elena. E un giorno l'amore arriva, potente e inaspettato per tutti e la vita prende un'accelerata improvvisa, finché si incrina, sanguina, si spezza.
«Abbiamo oltrepassato il muro, quello che confina, che nasconde e impedisce di assistere al lavoro degli uomini e delle donne. Abbiamo osservato la potenza e la grandezza della macchina che trasforma e la fatica dell'uomo che finalizza. Abbiamo cercato di filmare il nemico, ma appostati in attesa che comparisse, non lo abbiamo trovato. Dentro la fabbrica il nemico non c'e, è fuori, lontano. Abbiamo ascoltato quanto più potevamo, abbiamo cercato di organizzare il meno possibile provando a confondere la frontiera tra scena e vita, tra situazione recitata e vissuta. E poi ci siamo fermati e abbiamo incontrato le due ragazze del romanzo, nei loro ambienti, nella loro luce, con i vestiti che hanno scelto di mettersi, con il loro tono di voce, il loro ritmo, la loro musica, il loro punto di vista, con le loro parole. Abbiamo fatto questo prima di filmare. Quello che è successo dopo è stata solo una conseguenza. "L'ombra si sposta nello stesso momento della luce"». (Stefano Mordini)
Stefano Mordini (Marradi, Firenze, Italia, 1968) ama Charles Mingus e il ciclismo. Nel 1996 partecipa con il suo primo lavoro I ladri alla Mostra di Venezia. Nel 2000 gira Paz '77, documentario su Andrea Pazienza (presentato al Torino Film Festival) e successivamente realizza una serie di documentari sul tema della globalizzazione, tra cui L'allievo modello, selezionato al Festival del Cinema Indipendente di Buenos Aires. Nel 2005 scrive e dirige il suo primo lungometraggio, Provincia meccanica, in concorso al Festival di Berlino (3 candidature ai David e 2 ai Nastri d'Argento). Nel 2007 produce e dirige Il confine, documentario sulle comunità islamiche in Italia. Nel 2009 realizza Come mio padre, film documentario sulla paternità in Italia dal 1950 a oggi.