04/09/2017

Sat Cab, la posizione di 100autori e ANICA


Si è svolto ieri pomeriggio, domenica 3 settembre presso la Villa degli Autori, il Seminario sulla Proposta di Regolamento Satcab. Un incontro di natura tecnica per gli operatori del mondo audiovisivo - promosso dall'Associazione 100autori e da ANICA - per spiegare le molte ragioni di una posizione così netta contro l'articolo 2 della Proposta della Commissione europea, che sarà discussa e votata in Commissione Affari Giuridici del Parlamento Europeo a fine settembre. Un'occasione di approfondimento, nella quale esponenti diversi del mondo audiovisivo hanno offerto una lettura ragionata di quanto sta accadendo in UE su questo specifico dossier, all'interno del Digital Single Market.

È stato affrontato il tema delle esclusive territoriali e della fondamentale importanza che esse rivestono per l'esistenza stessa delle opere realizzate tra operatori di più Paesi e, in particolare, sono stati messi in luce i rischi che l'adozione di questo Regolamento comporterebbe.



Se questa proposta venisse adottata, infatti, un'emittente licenziataria dei diritti di utilizzazione televisiva di un'opera audiovisiva per il territorio di uno Stato membro potrebbe liberamente mettere a disposizione del pubblico tale opera on-line (in modalità simulcast e catch-up) in tutti i paesi dell'UE. Come a dire: paghi 1 prendi 27.

Si avrebbe, quindi, una sostanziale compromissione delle esclusive territoriali in ambito comunitario, nonostante tali esclusive siano pienamente legittime, in base alla vigente normativa in materia di copyright e diritto d'autore. E nonostante questo modello sia alla base delle coproduzioni, che l'UE stessa vuole incentivare, della distribuzione indipendente e del modello di business tipico dell'audiovisivo in tutto il mondo.

«Nessun produttore - ha dichiarato Francesco Rutelli, Presidente ANICA - ha la possibilità di finanziare un progetto europeo attingendo alle sole risorse del proprio Paese. Il modello su cui si basano i pre-acquisti e le co-produzioni ha come fondamento l'esclusiva di sfruttamento su base territoriale, che sarebbe cancellata dal Regolamento in esame a Bruxelles. I servizi online sono centrali nella distribuzione, è insensato oggi considerarli "accessori". Il Parlamento europeo ha una grande responsabilità nell'esprimere una posizione equilibrata e a favore della creatività europea, come anche il Consiglio europeo, attraverso i rappresentanti di ciascun Paese».

«Per gli autori italiani che si battono oggi affinché in Italia si avvii una seria riforma sulle quote dei diritti - ha affermato lo sceneggiatore Stefano Sardo, Presidente 100autori - questo Regolamento rappresenta un forte pericolo sia per il diritto d'autore che per tutto il mondo della produzione».

A fine incontro, è stato condiviso un "position paper" a firma di tutto il comparto dell'Audiovisivo indirizzata ai Parlamentari europei, cui è stato chiesto formalmente di cancellare dalla Proposta di Regolamento l'art. 2, che estende il principio del Paese d'origine ai servizi online dei broadcaster.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa 100autori: Concetta Gulino
Ufficio Stampa ANICA: Paolo Di Reda

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