21/07/2018
Il nostro affetto per Massimo
Massimo Sani, il ferrarese schivo e appassionato che delle Giornate degli Autori fu tra i fondatori e tra i più entusiasti sostenitori se n'è andato stanotte. La Casa del Cinema - quella che amava chiamare la sua seconda casa - gli rende omaggio ospitando la camera ardente e un ricordo affettuoso lunedì 23 luglio tra le 10 e le 13 (Sala Gian Maria Volonté) e a questo saluto civile si unisce tutta l'Associazione Giornate degli Autori, con il Presidente Roberto Barzanti, il Consiglio Direttivo, il Delegato Giorgio Gosetti.
Non spetta a noi ricordare un uomo e un autore che è stato tra i fondatori del documentarismo italiano fin dagli anni Cinquanta, una voce potente dell'associazionismo cinematografico in Europa, tra i fondatori dell'Associazione mondiale degli autori. Vogliamo invece dire una parola sulla sua umanità, su una visione libera dell'impegno civile che spetta ai registi e agli autori oltre il confine della propria opera, ma per l'interesse collettivo, sull'entusiasmo giovanile con cui accoglieva idee nuove e sul rigore etico con cui ha attraversato la sua vita artistica e politica.
In quindici anni di stretta collaborazione all'ideazione e realizzazione delle Giornate ha sempre voluto dare un contributo schietto, una presenza calorosa (anche negli ultimi anni quando la salute declinava) a Roma e a Venezia e sarà con noi anche nella prossima edizione. Caro Massimo, lavoreremo per quello che avevi sognato e che hai visto. Ci associamo al dolore e al ricordo della sua famiglia.
Massimo Sani era nato a Ferrara nel 1929. Laureato in chimica, fin da ragazzo animato dalla passione per il cinema, dopo aver militato nell'associazionismo culturale nella sua città insieme a compagni di strada come Guido Fink, Massimo Felisatti, Fabio Pittorru, Renzo Ragazzi e aver diretto la sede della Mondadori in Germania nella prima metà degli anni Sessanta, si è trasferito a Roma dove ha sviluppato tutta la sua carriera presso la Rai. Autore televisivo tra i più noti, si è particolarmente dedicato alle grandi inchieste sulla Seconda Guerra Mondiale, firmando autentici capolavori del documentarismo storico televisivo tra cui i cicli Italia in Guerra, Ieri la guerra, oggi la pace, La guerra dimenticata, Prigionieri. È stato inoltre autore dell'originale televisivo La guerra al tavolo della pace, incentrata sulle conferenze dei Grandi dopo la Seconda Guerra Mondiale, una delle prime realizzazioni di teatro-inchiesta a sfondo storico della televisione italiana. Giornalista professionista, Massimo Sani ha scritto per numerose testate ed è stato inviato speciale delle reti giornalistiche televisive della Rai. Da sempre impegnato per la difesa dei diritti degli autori cinematografici e dell'audiovisivo, è stato a lungo membro del direttivo dell'ANAC (Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici) e ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo della normativa sul diritto d'autore in Italia e in Europa. Tra i maggiori esperti di questioni legate al mondo tedesco e alla storia della Germania, Massimo Sani ha collaborato con la Bayerische Rundfunk, firmando importanti documentari sul periodo nazista quali Arte al rogo, sulla cosiddetta "Arte degenerata" e L'ineffabile realtà sulla letteratura d'avanguardia italiana del dopoguerra. Per le sue produzioni in Germania e per tutta la sua intensa attività in favore del rapporto tra la cultura italiana e quella tedesca, è stato insignito, nel 2016, dal Presidente della Repubblica Tedesca della Gran Croce al merito di Germania.