24/07/2018
Quindici anni per ricominciare… come il primo giorno
La XV edizione delle Giornate degli Autori si svolgerà nel quadro della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia dal 29 agosto all'8 settembre. Grazie al sostegno delle associazioni italiane degli autori (Anac e 100autori), all'impulso del Presidente Roberto Barzanti, alla collaborazione di istituzioni pubbliche (in primis il MiBAC e la SIAE) e soggetti privati (dal main sponsor BNL - Gruppo BNP Paribas al creative partner Miu Miu), al lavoro di una fantastica squadra di professionisti che negli anni ha saputo rinnovarsi e dare continuità al lavoro dei Delegati (Fabio Ferzetti e oggi Giorgio Gosetti) e del Vice direttore Sylvain Auzou, le Giornate degli Autori sono una realtà vivace e feconda che porta alla Mostra il coraggio della creatività, le voci di autori da tutto il mondo, un modello indipendente e diverso di interpretare l'idea stessa del Festival.
«Quando abbiamo cominciato nel 2004, con Citto Maselli, Emidio Greco, Roberto Barzanti - dice il Delegato generale, Giorgio Gosetti - avevamo meno di tre mesi davanti, zero budget, tante idee e una scommessa comune da vincere, in piena sintonia con la Biennale. Oggi crediamo di proporre un programma che va ben oltre la semplice vetrina dei film della selezione ufficiale, una luminosa finestra aperta sul lavoro degli autori, sulle loro sfide e sulle emergenze e le prospettive di un cinema in piena trasformazione».
Undici film in concorso, una serie molto articolata di eventi speciali tra cui un omaggio speciale al Leone d'Oro Alexander Kluge e il programma speciale Women's Tales in collaborazione con il creative partner Miu Miu, un fitto programma di immagini e parole che animeranno le serate alla Villa degli Autori, un riconoscimento al cinema al femminile delle Giornate presentato dal gruppo Hearst Italia, il Label di Europa Cinemas, il Premio SIAE per un autore italiano (Mario Martone) nel quadro di una collaborazione che ci accompagna per tutti i giorni di Venezia, il Premio del pubblico assegnato dagli spettatori nel segno di BNL, il Premio delle Giornate realizzato con il sostegno del Parlamento europeo (progetto "28 Times Cinema" per il LUX Prize) con la splendida e giovanissima giuria presieduta quest'anno da un regista italiano, Jonas Carpignano.
Che volto avrà la selezione di quest'anno? La vitalità e la qualità delle proposte giunte quest'anno a Venezia (solo per la nostra sezione quasi mille pellicole visionate) garantisce di un'annata davvero ricca di talenti, sia affermati che giovani o esordienti. Ed è un segno prepotente e incoraggiante per tutta la Mostra, per tutte le sue sezioni. Noi abbiamo scelto di dedicare l'apertura delle Giornate degli Autori a un grande maestro, a un cineasta come Rithy Panh che ha fatto della memoria e del pensiero sul passato la chiave per leggere il presente, convinti che la sua ricerca sia in totale sintonia con la nostra visione del valore del cinema nella società. E abbiamo affidato la nostra chiusura a una commedia, nella tradizione delle Giornate che hanno sempre aperto le loro porte ai generi, all'intrattenimento intelligente e provocatorio. Le opere prime non mancano nel programma (e ancor più numerose sono le opere seconde), ma non sono state la bussola della nostra ricerca che ha privilegiato il coraggio e il rinnovamento come dimostra il bellissimo, nuovo film di Joachim Lafosse, un moderno western al femminile, significativo fin dal titolo… Continuer.
È straordinariamente forte quest'anno la presenza femminile nella nostra selezione: sei film su dodici (compresa la chiusura dell'8 settembre) sono firmati da autrici e in tutti i film i personaggi femminili giocano un ruolo cruciale, sintomo di un tempo in cui al centro della ricerca è sempre più spesso il nucleo originale della società: una famiglia scomposta, disgregata, riaggregata, messa in discussione dal ruolo che la donna porta con sé. Anche questa scelta è il risultato di una ricerca senza steccati e presupposti: abbiamo cercato il meglio (nell'ambito di ciò che potevamo scoprire e avere) e spesso lo abbiamo trovato nella sensibilità femminile. Il numero delle nazionalità rappresentate (oltre quindici) conferma del resto che le Giornate spaziano nelle cinematografie di tutto il mondo e che se costanti esistono, queste non hanno bandiera o limiti.
Un discorso a parte merita il cinema italiano che porta alle Giornate degli Autori un film in concorso (Ricordi? di Valerio Mieli) e un evento speciale come Il bene mio di Pippo Mezzapesa. Dopo l'ampia rappresentanza dello scorso anno si potrebbe pensare a un passo indietro dovuto anche alle difficili condizioni in cui autori e produttori hanno potuto operare in questi dodici mesi. Noi preferiamo sottolineare, invece, che ci ha colpito la varietà dei formati e delle idee di cinema che la difficoltà del mercato ha incentivato. Così troviamo molte finestre italiane aperte sul programma e siamo orgogliosi di aver dato spazio a formati diversi (per la prima volta c'è più di un cortometraggio, anche se ogni scelta in questo campo va ricondotta a una specificità di linguaggio) e con un'attenzione particolare allo spazio del documentario, protagonista delle "Notti veneziane" alla Villa degli Autori. Se dovessimo scegliere un portabandiera di questo spazio, penseremmo a Stefano Savona cui affidiamo una "carta bianca" per scardinare il modello di un festival come puro spazio delle opere in vetrina e in anteprima.
La Villa degli Autori avrà quindi - una volta di più - centralità assoluta nel nostro progetto di "festival nel festival". Sarà come sempre luogo di convivialità e di dialogo, momento di ospitalità degli autori italiani per quelli che invitiamo a Venezia. Sarà anche un luogo per interrogarci sul futuro, un'occasione per la riflessione e il confronto, grazie agli incontri che stiamo progettando con il Gruppo Hdrà. Ecco perché, con la consueta complicità di Immagine&Strategia, abbiamo scelto per quest'edizione un'immagine doppia (un uomo e una donna), allegra e combattiva come i guantoni da boxe che vorremmo indossassero tutti quelli che saranno con noi, fin dalla serata di pre-apertura dedicata ai nuovi talenti di Bookciak, Azione!. È il nostro modo di ricordare un'altra stagione, cinquant'anni fa, in cui i giovani conquistarono il centro del ring e furono campioni; è il nostro modo di ricordare a noi stessi che il talento, la fantasia, la determinazione possono sfondare i muri delle convenzioni e dell'impossibile.
Nel momento in cui presentiamo un programma di cui siamo specialmente orgogliosi per come alterna innovazione e continuità, sentiamo di dovere un ringraziamento speciale alla Direzione Generale Cinema che sostiene noi come tutta la Mostra e che è il punto di riferimento di un cinema italiano che merita attenzione e fiducia, e alla Biennale di Venezia con cui abbiamo sempre sviluppato un rapporto di collaborazione e lealtà reciproca che dovrebbe essere il modello per tutti gli operatori di cultura nell'Italia di oggi.