05/09/2018

Il mestiere severo dell'attrice

di Paola Calamita
Dopo il primo incontro, durante il quale sono stati presentati i nuovi cortometraggi del progetto Miu Miu Women's Tales, The Wedding Singer's Daughter di Haifaa Al-Monsour, la prima donna saudita a esser diventata regista, e Hello Apartment diretto dall'attrice Dakota Fanning, al suo debutto dietro alla macchina da presa, nel secondo appuntamento la moderatrice Penny Martin (direttrice del magazine «The Gentlewoman») si è destreggiata tra le due giovani attrici Kristine Fröseth e Stacy Martin.
Stacy Martin, nota al pubblico soprattutto per il ruolo di Joe in Nymphomaniac di Lars Von Trier, è nata a Parigi, ma ha vissuto e studiato per molti anni a Londra; ciò le ha consentito di conoscere due lingue e di lavorare per due industrie cinematografiche «molto diverse, ma entrambe con peculiarità interessanti». Avendo lavorato anche nel campo della moda, ha potuto constatare che il mondo del cinema e quello della moda dialogano e interagiscono costantemente, fino a coincidere certe volte. L'attrice, però, ha precisato come recitare in un film sia molto diverso dal lavoro di modella «perché nel cinema si interpreta un ruolo già prestabilito, si sa quello che si deve fare, mentre su un set fotografico si è se stessi e non si sa quello che può accadere».
Si è poi parlato di Vox Lux, film in concorso alla Mostra di Venezia di quest'anno e diretto da Brady Corbet, nel quale Stacy Martin ha recitato insieme a Natalie Portman e Jude Law. L'attrice si è detta entusiasta di aver avuto l'opportunità di lavorare una seconda volta con Corbet: «È bello seguire un cineasta che tu ami alla follia e che non ha mai accettato compromessi. Questo film è una guerra contro quelli che sono convinti che a tutti debbano piacere le stesse cose».
In seguito, Kristine Fröseth, che ha recitato nella serie The Truth About the Harry Quebert Affair (regia di Jean-Jacques Annaud), ha dichiarato di esser stata fortunata a iniziare la propria carriera interpretando personaggi femminili molto forti, come quello di Veronica in Sierra Burgess è una sfigata.
Infine, ha espresso la sua idea sull'essere attrice: «Molti hanno un'idea romantica dell'attore, ma in realtà è un lavoro che drena le energie perché bisogna essere molto severi con se stessi per migliorare con costanza».