05/09/2018

Amore e libertà

Domani, 6 settembre, le giornate degli Autori presentano il film José, primo film dal Guatemala nella storia della Mostra del Cinema di Venezia. Firmato dal regista Li Cheng, racconta di un amore gay tra due ragazzi di Ciutad de Guatemala. La povertà e la vita precaria della città fanno da sfondo ad una passione contrastata dalle abitudini dello stesso protagonista José, unito da un forte legame con sua madre e proprio per questo frenato nell'esprimere i suoi sentimenti. Li Cheng è un autore cinese che ha viaggiato per due anni per l'America latina con il suo produttore e co-sceneggiatore George F Roberson, alla ricerca del posto ideale per raccontare una storia modellatasi grazie ai luoghi in cui è ambientata.
Nel frattempo, negli ultimi mesi il Congresso del Guatemala sta discutendo una legge conosciuta come "iniciativa 5272", ovvero "Legge per la protezione della vita e della famiglia" (Ley para la Protección de la Vida y la Familia). A presentarla è stato un gruppo di parlamentari che si autodefinisce "pro-vita". Se approvata indurirebbe le pene per l'aborto (fino a dieci anni di carcere per le donne che abortiscono), proibirebbe l'educazione sessuale nelle scuole e reitererebbe la proibizione del matrimonio tra persone dello stesso sesso (contrarie ai valori morali e alla natura biologica). Il disegno di legge ha già superato due letture del Congresso del Paese centroamericano ed è in attesa della terza ed ultima. Domenica scorsa, molti cittadini sono scesi in piazza a sostegno di questa proposta con lo slogan "Guate per la vita e per la famiglia". Però, ieri 4 settembre, le organizzazioni femministe e GLBT, sostenute da migliaia di cittadini, hanno risposto manifestando contro questa legge.
«Se il Congesso guatemalteca approvasse il progetto, trasmetterebbe l'idea che le donne e le persone LGBT sono di seconda categoria», ha detto José Miguel Vivanco, direttore per le Americhe di Human Rights Watch.
«Qui vivere una relazione è un sogno impossibile», hanno dichiarato alcuni giovani omosessuali interpellati da Li Cheng e George F Roberson durante la scrittura del film.
«Alle Giornate - dice Giorgio Gosetti - crediamo che il cinema debba intervenire proprio qui. Quando si mettono in discussione la libertà di scelta o la piena autonomia nell'espressione di se stessi, attraverso i film dobbiamo dire che la verità e l'amore stanno da un'altra parte. José è un film importante in un momento così delicato per il Guatemala che descrive, una storia che ha bisogno di essere raccontata perché tutti se ne innamorino, senza pregiudizi, come un qualunque altro dramma romantico».
L'appuntamento con il regista e il cast del film è alle 11.30 in Sala Perla.