Nel film della regista esordiente georgiana si riconosce una lontana eco del film ceco Fuoco, ragazza mia (Horí, má panenko) di Milos Forman, anche se questo vuole essere meno divertente e più melodrammatico. Anche i sintomi della disgregazione sociale sono diversi: il film di Forman è una satira del socialismo reale, quello georgiano è ambientato nell'onnipotente mondo dei mass media. Un concorso televisivo della "Super madre georgiana" si trasforma in un pandemonio. Il sentimento patriottico e il culto della "madre eroica" cedono alla spietata logica dei mass media. Lo spettacolo deve andare avanti, e così le aspiranti "super-mamme" devono spogliarsi in televisione. La solidarietà delle donne verrà schiacciata. Quello che l'ideologia televisiva chiama "società aperta" non significa altro che mettere in mostra i propri sentimenti per compiacere il pubblico, vale a dire umiliarsi per ottenere un premio. Ma in questo film i valori tradizionali non sono semplicemente opposti al contemporaneo e al cinismo dei media. In realtà, questa tragicommedia prende di mira il sistema patriarcale georgiano nascosto dietro il culto della "madre eroica". (Tadeusz Sobolewski)