Cinema della realtà? Invenzione d'autore? Documentario? Opera narrativa? Il gioco inatteso della prima giornata delle Giornate degli Autori anno IX ruota tutto intorno alla definizione più adatta a descrivere il film di
Sarah Polley,
Stories We Tell. Presentato oggi in anteprima mondiale assoluta e accolto con calore e applausi all'affollatissima proiezione stampa di ieri
Stories We Tell sarà poi ai festival di Telluride e Toronto, confermando così la piena maturità raggiunta come regista da un'autrice che il grande pubblico conosce soprattutto per i suoi successi come interprete.
Minuta, apparentemente fragile, sorridente e giunta a Venezia con la figlia di appena quindici mesi, la regista di Lontano da lei e Take this Waltz e l'attrice di Il dolce domani e Mr. Nobody, ha sorpreso tutti con il racconto-verità sulla sua famiglia, un gruppo straordinariamente unito e complice in cui si intrecciano esperienze artistiche e colpi di scena della vita reale. «Nulla va rivelato in anticipo di questa storia - commenta il delegato delle Giornate, Giorgio Gosetti - per non rovinare la sorpresa a chi vede il film. Posso solo dire che noi per primi abbiamo seguito la vicenda ricostruita davanti alla cinepresa da Sarah come un mystery della vita, pieno di personaggi e vicende inattese e sorprendenti. Alla fine ci è apparso chiaro che la definizione di documentario è davvero troppo stretta per Stories We Tell e che il suo lavoro è forse una nuova frontiera per il cinema che verrà. Mai come in questo caso lo slogan delle Giornate, ovvero l'attenzione a un cinema creativo che celebra il coraggio dell'intelligenza e del cuore si addice. Ed è bello che nella giornata inaugurale di quest'edizione sia il cinema di una donna a spostare in avanti i limiti e le convenzioni del racconto per immagini».
Stories We Tell è in programma a Venezia oggi alle ore 20 in anteprima mondiale assoluta, alla presenza dell'autrice.