La struttura della saga familiare proietta i personaggi di Hiam Abbass nella tradizione del grande romanzo borghese europeo piuttosto che in quella della narrazione araba. La scoperta progressiva delle debolezze e miserie di ciascuno, la fragilità degli arroganti e la generosità dei piccoli fa pensare a una versione rurale del Padrino. Ma appena si guarda in alto o si tende l'orecchio, c'è un suono onnipresente che trasforma questo film in un apologo tra storia esemplare e realtà storicizzata: è il suono della guerra. Aerei ed elicotteri, proiettili in volo o razzi in cerca di preda sono l'evidenza di una minaccia che non risparmia nessuno. In questo, Heritage è un film unico, su una terra unica, dedicato a gente unica. (Giorgio Gosetti)