|
|
|
|
06/09/2012 Avvenne domani
Crawl di Hervé Lasgouttes Cosa vuol dire diventare grandi nell'ostilità segreta della società, della natura, dei rapporti umani? E cosa vuol dire amarsi quando tutto sembra scritto e previsto contro di te? Crawl sembra il più realista, sommesso, indipendente dei film francesi di quest'anno. Invece, a partire dalla metafora solo apparentemente trasparente dell'acqua in cui Gwen si allena con rabbia e tenacia, questo non è un film trasparente. Più che ai fratelli Dardenne si pensa a Jean-Pierre Melville, al cinema come etica dell'estetica, alla purezza dell'immagine e alla confusione dei sentimenti. E se questo non è un esordio da medaglia… (Giorgio Gosetti) Con The Weight, l'autodidatta sceneggiatore e regista coreano Jeon Kyu-hwan racconta la commovente storia di una figura solitaria, quella di Jung il gobbo. Dopo un'infanzia senza amore, durante la quale la madre adottiva lo sfrutta, Jung trova un lavoro in una camera mortuaria dove pulisce e prepara i corpi per i funerali. Per molti versi, quei cadaveri sono i suoi migliori amici. La star sud coreana Cho Jae-hyun, nella parte di Jung, si rende protagonista di una prestazione di grande effetto e ricca di sfumature. Habitué dei festival, Jeon Kyu-hwan fa parte della nuova generazione del cinema coreano, dotata di maggiore sensibilità e di gusto per il grottesco. The Weight è un'odissea umanista che mostra come emarginati e disadattati possano condurre la propria vita con nobiltà e determinazione. Lo stile naturalistico di Jeon Kyu-hwan si adatta perfettamente alle atmosfere della storia. (Agnès-Catherine Poirier)
|
|
|