Cosa si è disposti a fare per vincere un premio? Dove bisogna fermarsi per non perdere la dignità? E il fine giustifica sempre i mezzi? Dilemma per un film che viene dalla Georgia e porta la firma di una regista esordiente,
Rusudan Chkonia. Coprodotto da Francia e Lussemburgo,
Keep Smiling è un concentrato di umorismo nero tutto al femminile.
Dieci donne vengono selezionate per partecipare a un concorso di bellezza per giovani mamme, in Georgia. Il premio in palio è più che appetibile: un appartamento e una somma di 25mila dollari. La maggior parte di loro ha difficoltà economiche, il premio risolverebbe molti dei loro problemi. Parte così una sfida accanita all'interno di questo variegato cast di donne, più o meno pronte a tutto. C'è la mamma modello ma piena di debiti, la bellona raccomandata che vuole farcela da sola, la vittima di guerra cui viene chiesto di spettacolarizzare il suo dramma, la violinista fallita in cerca di una seconda chance, la moglie infedele e ossessionata dal tempo che passa, la ragazza oppressa da una madre ambiziosa…
Le prove di questo show a dir poco scadente si alternano con le scene di vita quotidiana delle concorrenti: balletti, sfilate in costume e prove di recitazione, da una parte; i figli da allattare, la banca che chiama a casa e i litigi col marito, dall'altra. «Mi era chiaro sin dall'inizio che il tono dovesse essere da tragicommedia», ha commentato la regista, «l'unico modo per trattare un argomento del genere è prendere le distanze, per evitare un approccio moralistico».
«Anni fa stavo girando un documentario sui bambini di strada e mi sono imbattuta in una madre di sette figli che mi ha raccontato di aver partecipato a uno di questi concorsi», prosegue Rusudan Chkonia. «Ho pensato fosse un'esperienza umiliante, ma anche molto divertente da raccontare». Baby keep smiling/You know the sun is shining è il motivetto che si sente cantare più volte nel film, che accompagna le esibizioni delle dieci protagoniste. Come dire the show must go on, costi quel che costi. Regola numero uno dell'intrattenimento che non tutti, per fortuna, sono disposti a rispettare.