Israele, 2012, 96', Red, 4K, colore
sceneggiatura Amir Manor
fotografia Guy Raz
montaggio Iris Ozer
musica Ruth Dolores Weiss
scenografia Rotem Cohen, Barak Vazan
interpreti Yosef Carmon (Berl), Rivka Gur (Hayuta)
Efrat Ben Zur, Itay Turgeman, Shai Avivi, Natan Zehavi
Yaron Brovinski, Hagar Ben Asher, Rotem Keinan, Efrat Aviv
produttore Assaf Amir
produzione Norma Productions
produttori associati Adar Shafran, Roni Abramowsky
in associazione con Firma Productions
vendite internazionali Urban Distribution International
14 rue du 18 Aout, F-93100, Montreuil sous Bois, France
Tel +33 1 48704655 - Fax +33 1 49720421
Ufficio Stampa Wolf
Hayuta e Beri, una coppia di anziani, trova difficile adattarsi all'odierna Israele e ai cambiamenti sociali che avvengono intorno a loro. Dopo anni di lotte, i due si rifiutano di abbandonare i loro sogni e l'idea rivoluzionaria di costruire uno stato sociale in Israele. In una notte di penosa disillusione, la coppia decide di lasciare l'appartamento per intraprendere un ultimo viaggio.
«Tre anni fa ho perso entrambi i miei nonni malati di cancro. Entrambi erano per me dei modelli che incarnavano la grandezza dello spirito umano e mi hanno lasciato un vuoto enorme. Al dolore della loro scomparsa si è aggiunto quello che ho provato nel vederli, nel momento della sofferenza e dell'angoscia, costretti ad ammettere l'illusorietà dei loro principi più cari. La solidarietà, alimentata dal lavoro di tutta una vita, è stata spazzata via dagli interessi personali. La responsabilità collettiva, la cura per gli altri, il senso di reciprocità: tutto è stato spazzato via da un cieco e alienante consumismo e da una burocrazia spregevole. Questa non è solo una storia personale. Il film presenta un ritratto doloroso della vecchiaia in Israele». (Amir Manor)
Amir Manor, regista e sceneggiatore, all'età di diciotto anni entra a far parte del movimento giovanile socialista "Ha Noar Haoved Ve Halomed", un'esperienza che contribuisce a formare la sua identità politica. Prende parte alle azioni del movimento e di gruppi collettivi in tutta Israele. A venticinque anni lascia il movimento e lavora come giornalista economico-sociale a Gerusalemme per la rivista «Kol Ha'ir». In seguito lascia la rivista e lavora per il programma televisivo Ovda, collaborando anche a uno dei più grandi quotidiani israeliani, «Ma'ariv». Laureato all'Università di Tel Aviv presso il Dipartimento Cinema e Televisione, inizia la carriera di regista con una serie di corti e mediometraggi, tra cui Reds, con il quale si aggiudica il premio per il miglior film al Festival di Gerusalemme nel 2007. Hayuta ve Berl è il suo primo lungometraggio.