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09/09/2013 Premio LUX: Clio Barnard
"Mentre giravo The Arbor ho incontrato un bambino chiamato Matty che vive a The Arbor, una strada di Bradford. Il film si basa su di lui e la relazione col suo migliore amico. Ho letto The Selfish Giant ai miei bambini quando erano piccoli, e ho sempre voluto farne una versione contemporanea e realista. La storia parla del pericolo di escludere i bambini, di quello che si perde quando si urla loro, quando il loro valore non viene riconosciuto. Matty e il suo amico erano bambini ai margini di una comunità già marginalizzata, e sapevo chi sarebbero stati i bambini, ma non riuscivo ad individuare il gigante. Matty e il suo amico raccoglievano rottami di metallo con un cavallo e un carretto come molti ragazzi di Bradford, e mi è venuta l'idea che il gigante egoista potesse essere un rigattiere".
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