chi è, da dove parla, con chi parla il critico internauta
Ricordando Lino Micciché
in accordo con AFIC e Giornate degli Autori Se
fare il cinema è un mestiere, spesso una professione appresa in anni di
apprendimento e di tirocinio, anche guardare il cinema può dover essere
un mestiere che comporta doveri e competenze specifiche.
La
critica e l'informazione cinematografica ai tempi del web non può
certamente essere uguale alla severa disciplina che in Lino Micciché
ebbe un punto di riferimento fin troppo spesso rimpianto ai tempi della
carta stampata.
E del resto Micciché - cui la Mostra del
Cinema, la Settimana della Critica e le Giornate degli Autori rendono
omaggio insieme nella stessa giornata del 31 agosto - non era solo
critico ma anche autore, studioso, storico, operatore culturale,
intellettuale organico, docente universitario.
Non
si chiede tanto al giornalista e al critico che cresce nella cacofonia
democratica della Rete, ma sembra giusto che per una volta proprio gli
autori cinematografici chiedano agli "spettatori privilegiati" delle
ormai numerose tribune critiche di internet un onesto confronto di
opinioni, prassi, metodologie, conoscenze.
I
festival cinematografici - consci di essere sempre più spesso lo spazio
naturale e obbligato di questo confronto permanente - si propongono come
cinghia di trasmissione di un dialogo essenziale alla crescita di
consapevolezza di tutto il cinema italiano, tanto più che quasi sempre a
dirigere rassegne e spazi culturali sono, di volta in volta, critici e
autori, studiosi e intellettuali: espressione dunque di quelle categorie
professionali che tutte insieme compongono l'ideale dello "spettatore
professionale".
Il confronto veneziano si
ripromette da un lato di avviare un dialogo senza pregiudizi tra autori e
critici, dall'altro di favorire una migliore conoscenza del giornalismo
cinematografico italiano ai tempi della Rete. Quale migliore scena del
Festival più antico del mondo dove tutti i siti e le riviste online più
serie e accreditate sono presenti? Specie se quella stessa scena è ogni
anno meta e terrore (legittimi entrambi) di tutti gli autori italiani
invitati nelle varie sezioni del Festival e qui giudicati con maggiore o
minore professionalità.
Conduce: Giacomo Durzi
Introducono: Anne Riitta Ciccone e Giorgio Gosetti
Interventi di:
100autori: Francesco Bruni
AFIC: Giovanni Spagnoletti
MyMovies: Marianna Cappi
Gianni Canova
Fabio Ferzetti
Emiliano Morreale
Daniele Giglioli
Con la partecipazione di
SNCCI
SNGCI
In chiusura interviene
Francesco Micciché con una "memoria d'autore" sul suo film
Lino Miccichè, mio padre una visione del mondo presentato in collaborazione tra la Mostra del Cinema, La Settimana Internazionale della Critica e le Giornate degli Autori.