12/08/2013
Un pallone da basket spezza il falso sogno americano
Sarà la vita del più grande "loser" della storia del basket americano,
Lenny Cooke, dei fratelli Joshua e Ben Safdie, a inaugurare lo scambio culturale tra le Giornate degli Autori e il
Tribeca Film Festival. La rassegna internazionale di film indipendenti nata nel 2002 per volontà di Robert De Niro, a partire dalla prossima edizione, presenterà ogni anno un film europeo scelto dalle Giornate in anteprima internazionale al pubblico di New York e, a sua volta, sbarca per la prima volta a Venezia con un film statunitense, segnalato dal Tribeca, presentato come "evento speciale".
«Questo accordo - sottolinea Geoff Gilmore, direttore del Tribeca - ci permette di accendere un potente riflettore sui cineasti emergenti. I Fratelli Safdie sono autori di talento e rappresentano una voce forte del cinema indipendente americano. Esattamente il tipo di talento che vogliamo promuovere a Venezia».
Lenny Cooke, primo lungometraggio dei fratelli Safdie - conosciuti già per Daddy Longlegs presentato a Cannes e vincitore di un Gotham Award e un Independent Spirit Award indaga i motivi per cui il giocatore di pallacanestro più quotato tra i partecipanti ai tornei delle high school statunitensi del 2001, con una valutazione superiore a futuri campioni del calibro di LeBron James e destinato a diventare la nuova stella del basket americano, non abbia mai giocato un solo minuto nella NBA. Lenny Cooke sarà proiettato, in anteprima internazionale, come evento speciale, martedì 3 settembre alle ore 22.15 in Sala Casinò.
"La storia di Lenny - spiegano i fratelli Safdie - è una di quelle per cui ti fai delle domande sul destino, sulla passione, sul sogno americano e su cosa accada quando questo sogno appare reale prima ancora di compiersi veramente. Nel mondo post moderno ci sono innumerevoli Lenny Cooke, sono circondati da persone sbagliate, sono trattati come quelle azioni in borsa che vengono gonfiate per poi crollare".