29/08/2013
Bethlehem
Il Medio Oriente
e la guerra
bussano alla porta
La violenza politica e tutte le contraddizioni del Medio Oriente di oggi esplodono sullo schermo delle Giornate, domani venerdì 30 agosto, con il controverso e appassionante Bethlehem (ore 17, Sala Darsena) opera prima del giovane israeliano Yuval Adler, film che certamente susciterà non poche discussioni e contrapposizioni tra il pubblico. In parte una spy story, in parte film di guerra e dramma psicologico. Il punto d'osservazione si sposta nel cuore del conflitto, nel South Bank, dove agiscono il giovane infiltrato palestinese Sanfur (fratello minore di un combattente palestinese ricercato) e Razi, agente del servizio segreto israeliano che ha reclutato Sanfur quando aveva appena quindici anni, investendo tutte le sue energie nel ragazzo e sviluppando una relazione quasi paterna con lui.
"Un agente dei servizi segreti israeliani - spiega il regista - una volta mi ha detto che la chiave per il reclutamento e la gestione degli informatori è nello sviluppare una relazione intima con loro. Sul piano personale - continua Adler - non è solo l'informatore a sentirsi confuso sulla propria identità e lealtà, anche l'agente finisce col non distinguere più con chiarezza il limite".
Ai temi della Palestina e di Israele le Giornate hanno sempre posto speciale attenzione: a partire dal dolente Sous les bombes (2007) del libanese Philippe Aractingi e l'amatissimo Incendies - La donna che canta (2010) di Denis Villeneuve passando per l'emozionante Heritage (2012), opera prima da regista di Hiam Abbass. E ancora, nel 2011, le Giornate si fecero luogo di incontro e confronto, presentando il drammatico Edut - Testimony dell'israeliano Shlomi Elkabetz e il primo film che sventolava con orgoglio la bandiera palestinese, Habibi della regista Susan Youssef.
Le altre grandi protagoniste della giornata sono tutte donne, con gli incontri del progetto Miu Miu Women's Tales, realizzato in collaborazione con il Creative Partner Miu Miu, che per la terza giornata di festival inaugurano la serie di incontri sulla creatività femminile condotti dalla giornalista e regista Monica Maggioni. Alle ore 11.30 è il momento del primo incontro sulla Creatività del vedere, che prevede la partecipazione delle registe Hiam Abbass, Ava DuVernay e dei loro complici "attoriali": Gabrielle Union e Roberto Zibetti e, alle ore 15.30, il secondo incontro sulla Creatività del produrre con Jules Daly (produttrice tra gli altri di The Door e The A-Team). Entrambi gli incontri si terranno in Sala Tropicana - Hotel Excelsior.
E alla Villa degli Autori (ore 18, lungomare Marconi 56) ritorna l'artista Marina Abramović, che - come evento speciale alle Giornate degli Autori - illustra il suo "metodo", grazie anche a The Abramović Method un documentario di Giada Colagrande. Prodotto da Art + Vibes in collaborazione con Collateral Films con il sostegno di Fondazione Furla, The Abramović Method racconta la prima volta che il Metodo è stato attuato e la conseguente trasformazione mentale e fisica dei partecipanti, scaturita dalla relazione diretta con l'artista e dall'esperienza della performance stessa.