Sfumando i confini tra verità e finzione, tra vita e arte, tra cinema verità e fiction, il film nel film di Daniele Gaglianone rappresenta una meditazione profonda e coinvolgente su ciò che distingue la realtà dall'artificio. Dall'incontro di un attore famoso, Valerio Mastrandrea, che interpreta con grande naturalezza il ruolo di un empatico maestro di scuola, con i suoi studenti apparentemente reali, attraverso il prisma della creazione cinematografica, prendono vita storie di immigrati in Italia. Storie che assumono un'evidenza dolorosa e che costringono lo spettatore a riflettere su ciò che è recitazione e ciò che è dura esperienza reale. È questo che dà a La mia classe la sua forza e la sua peculiarità, e che trasforma il film in un'esperienza altamente coinvolgente nella quale non solo ci sentiamo presi sul piano emotivo ma siamo anche sfidati a giudicare il valore e l'integrità di ciò che ci viene mostrato. [Adrian Wootton]