01/09/2013
L'Africa in Italia
Un libro a cura di
Leonardo De Franceschi
Omar Sy, dopo il successo planetario di Quasi amici, prepara con cura la sua conquista di Hollywood. Spike Lee riempie le cronache finanziando con il crowd-funding un film di vampiri. Idris Elba sta per sbarcare in sala nelle vesti di Mandela in una coproduzione anglosudafricana. E in Italia? Qui ci si divide ancora sullo ius soli o sui CIE, eppure, anche se pochi ancora se ne sono resi conto, nel Paese che ha adottato cinematograficamente John Kitzmiller, primo attore nero a vincere una Palma d'Oro a Cannes nel 1956, sta lentamente emergendo una prima vera e propria generazione di cineasti afrodiscendenti. Il tempo è dalla loro parte: l'Italia postcoloniale e multiculturale sarà sempre più raccontata da autori e attori figli dell'immigrazione o di seconda generazione. En attendant, non è mai troppo tardi per fare i conti con il passato, sulle tracce delle diverse ondate di pionieri che hanno preceduto questa generazione emergente, fin dagli anni Dieci del Novecento.
Attori, registi, tecnici, organizzatori: è un piccolo esercito invisibile di oltre cinquecento donne ed uomini il protagonista de L'Africa in Italia (Aracne Editrice). Nati in un paese africano, in Italia da genitori africani oppure espressione di diaspore storiche, questi cineasti hanno contribuito a far navigare la barca del cinema italiano, portandosi dietro talenti, storie, saperi. Dieci sguardi su altrettanti snodi della storia recente o passata del nostro cinema, dieci incontri con cineasti protagonisti della scena attuale, una banca dati ricca di nomi e informazioni: con L'Africa in Italia. Per una controstoria postcoloniale del cinema italiano si apre un cantiere di ricerca, indirizzato a chi il cinema lo fa, lo studia o più semplicemente lo segue. Per produrre una visione del nostro cinema più inclusiva e aperta alle differenze.
Martedì 3 settembre alle 15.30 presso la Villa degli Autori ne discuterà il curatore Leonardo De Franceschi, ricercatore a Roma Tre e direttore di Cinemafrica.org, insieme a Giorgio Gosetti, e a Emiliano Morreale, critico e conservatore della Cineteca Nazionale.