10/10/2013
In onore di Carlo Lizzani
Carlo Lizzani ha deciso di lasciare non solo la vita e la sua amatissima famiglia, ma anche la più larga famiglia del cinema italiano e internazionale. Rispettando la sua scelta in cui il silenzio e le parole appartengono soltanto alle persone a lui più care, le Giornate degli Autori lo ricordano oggi e gli rendono omaggio per l'inestimabile lezione di vita, di etica, di politica e di passione per il mestiere che ci ha indicato e oggi ci lascia.
Carlo, un politico, uno storico e un intellettuale "prestato" al cinema, a questa sua grande famiglia ha regalato pagine creative che non saranno mai dimenticate fin dal suo, folgorante esordio nel 1951. Ma al cinema italiano ha saputo dare anche una testimonianza di militanza intellettuale e appunto "politica" che non è cessata fino all'ultimo giorno.
Attivo nell'ANAC di cui è stato anche presidente, osservatore acuto del suo mestiere come bene ha riassunto nella sua "Storia del Cinema Italiano" e poi ne "Il mio lungo viaggio nel secolo breve", storico dei mutamenti della nostra società attraverso tantissimi dei suoi film più belli e documentarista curioso ai quattro angoli della terra, inimitabile direttore della rinata Mostra del Cinema di Venezia dal 1979.
L'elenco delle ragioni per cui dirgli grazie sarebbe lunghissimo. Il Presidente Roberto Barzanti, il direttivo delle Giornate, il delegato Giorgio Gosetti (cui Carlo ha insegnato a muovere i primi passi proprio alla Mostra di Venezia) abbracciano oggi la sua famiglia.
Ha sempre guardato con curiosità e affetto al nostro lavoro nella "sua" Venezia, ci è stato vicino, ci ha voluto bene. Adesso che l'airone ha spiccato il suo ultimo volo ci viene solo voglia di chiedergli… non lasciarci soli.