Francia, 2014, 100', colore, DCP
sceneggiatura Mario Fanfani, Gaëlle Mancé
fotografia George Lechaptois
montaggio François Quiqueré
musica Rodolphe Burger
suono Laurent Poirier, Sandy Notarianni, Ivan Gariel
scenografia Florian Sanson
costumi Anaïs Romand
interpreti Guillaume De Tonquédec (Michel Aubertin/Mylène)
Jeanne Balibar (Hélène Aubertin)
Nicolas Bouchaud (Jean Marie Straub/Flavia)
Mathieu Spinosi (Pascal Quéméner)
Serge Bagdassarian (Fée Clochette)
Jean Benoit Mollet (Callipyge)
Clément Sibony (Suzy Corridor)
Zazie De Paris (Hermine)
produttore Lola Gans
produzione 24 mai Production
coproduzione France 3 Cinema
vendite internazionali Le Pacte
5 rue Darcet, 75017 Paris, France
Tel. + 33 1 44695959 - Fax +33 1 44695942
Michel e Hélèn Aubertin formano una coppia perfetta. Lui è un notaio ambizioso, lei divide il suo tempo tra opere di carità e l'educazione del figlio. Non ci sarebbe niente di insolito, se non fosse che Michel ha un oscuro segreto: ogni fine settimana, va a Les Épicéas, la sua casa nella foresta dei Vosgi, per trasformarsi in Mylène.
«Mi sembrava impossibile raccontare una storia ambientata nella Francia del 1959, senza fare riferimenti alla guerra in Algeria. Questa guerra non aveva un nome, e riportava alla memoria le tante ferite profonde vissute durante i primi due conflitti mondiali. [...] Per Michel, travestirsi è una sorta di sollievo, una risposta inconscia al trauma della Seconda Guerra Mondiale, vissuta con il suo amico Jean-Marie. Questo trauma lo rende ancora cieco rispetto agli importanti movimenti politici che stanno sorgendo davanti ai suoi occhi». [Mario Fanfani]
Non sempre tutto è quel che sembra e le apparenze possono ingannare, soprattutto nella Francia provinciale alla fine degli anni Cinquanta. Questo è, probabilmente, il modo migliore per riassumere Les nuits d'été. Con un cenno d'intesa a Claude Chabrol, l'opera prima di Mario Fanfani racconta di una rispettabile coppia, con Michel, un notaio come tanti, che nel tempo libero esce dalla normalità, dedicandosi al travestitismo con il suo amico Jean-Marie, noto anche come Flavia. Les nuits d'été affronta la questione della mascolinità e indaga su quella particolare generazione di uomini che hanno prestato servizio durante la Seconda Guerra Mondiale e che, quindici anni più tardi, hanno dovuto affrontare un altro conflitto, quello franco-algerino, una guerra emotivamente molto tormentata. [Agnès C. Poirier]
Dopo una breve carriera da attore, MARIO FANFANI sceglie di diventare regista. I suoi primi cortometraggi, una trilogia intitolata Un dimanche matin à Marseille (1999), mostrano un impegno militante e sono coprodotti da Charles Berling e dall'associazione Aides-Provence. Questi tre film corti sono realizzati per una campagna a sostegno delle persone affette dall'AIDS. In seguito, ARTE gli offre l'opportunità di dirigere Une saison Sibelius, il suo primo film per la televisione. Les nuits d'été rappresenta il suo debutto cinematografico.
2014 Les nuits d'été
2005 Une saison sibelius (tv movie)
1999 Un dimanche matin à Marseille (cm, trilogia)