di Fabio Patrassi
Al
primo incontro della sezione
Miu Miu Women's Tales, moderato dalla giornalista
Penny Martin, si è discusso con tre grandi autrici internazionali,
Agnès Varda,
Alice e Alba Rohrwacher, intorno al ruolo della donna nel cinema contemporaneo.
Le due registe, che per l'occasione hanno presentato i due cortometraggi della serie Miu Miu Women's Tales,
De Djess della Rohrwacher (
vedi la video intervista di Vittoria Scarpa),
Les 3 boutons della Varda, si sono dette orgogliose di aver partecipato a un progetto che con questi due nuovi lavori è arrivato alla simbolica quota di dieci cortometraggi.
Agnès Varda ha ringraziato Miuccia Prada per aver dato questa possibilità a lei e ad altre sue nove colleghe, e per aver saputo investire denaro in un campo diverso da quello della moda.
Il suo sguardo unico sul mondo, capace di imporsi nella storia del cinema grazie all'innovativa fusione tra il genere documentario e quello di finzione, si ripresenta con abiti diversi in Les 3 boutons: «Ho posto al centro della storia l'oggetto più utilizzato nel settore della moda, il bottone».
Il legame con la terra, con il saper cogliere i suoi frutti e farli propri, tema caro alla regista, si rivede nella figura di un vecchio collezionista che raccoglie oggetti abbandonati e che li inserisce nel suo archivio privato.
Per la Varda, che ha confessato di aver smarrito molte cose nel corso della vita, ogni cosa che si raccoglie per strada può assumere un significato diverso per altri. Sempre per la regista, è interessante concentrarsi su un oggetto specifico e di poco significato in un mondo in crisi dove spesso non si dà il giusto valore alle cose.
«Guardando Le meraviglie di Alice Rohrwacher - ha rivelato la Varda - sono rimasta molto colpita dal grande realismo del film e dal suo tema, la produzione del miele, così simile al lungo processo di creazione degli abiti di alta moda. I problemi della società accompagnano tutti, e lei è riuscita a mettere il dito nella piaga».