Venerdì 11 settembre (dalle ore 14.30, Villa degli Autori), il regista italo-daneseEugenio Barba è l'ospite d'eccezione del convegno Le Buone Pratiche. Cinema e Teatro #2. Dissolvenze incrociate, organizzato dalle Giornate degli Autori e dall'Associazione Culturale Ateatro. L'incontro, a ingresso gratuito, è a cura diAngelo Curti, Marina Fabbri e Oliviero Ponte di Pino e mette a confronto artisti e professionisti del cinema e del teatro che amano sperimentare e interrogarsi sulla propria arte.
Da oltre dieci anni le Buone Pratiche del Teatro danno la parola ad artisti, organizzatori e studiosi per individuare e discutere esperienze creative, progetti innovativi, replicabili e sostenibili, creazioni di reti. Dopo il primo incontro del 14 febbraio al Teatro Argentina di Roma (è possibile consultare il verbale e i video della giornata su:
www.ateatro.it), le Buone Pratiche. Cinema e Teatro prosegue al Lido di Venezia la sua indagine sul rapporto tra le due arti insieme a produttori, registi e attori che offriranno la loro testimonianza sulla vitalità, la problematicità, il futuro di questo rapporto.
Fin dai suoi inizi il cinema - e in particolare il cinema italiano - ha utilizzato il teatro come serbatoio di talenti: sono numerosi i registi e gli attori che si sono formati in teatro e hanno trovato il successo sul grande schermo. Dopo un periodo di maggiore distanza (dagli anni Settanta agli anni Novanta), negli ultimi anni i rapporti tra cinema e teatro sono tornati a farsi più stretti.
Oggi le trasformazioni sono più profonde. L'avvento del digitale, sia per quanto riguarda la produzione che la distribuzione, ha riavvicinato il cinema al teatro, con la diffusione di forme di produzione "leggera" e un diverso rapporto con lo spettatore. Sono sempre più numerosi gli esempi di film che diventano spettacoli, e viceversa, con risultati spesso apprezzati da critica e pubblico. La diffusione di cross-medialità e trans-medialità porta anche al moltiplicarsi di esperimenti di contaminazione e di ibridazione tra liveness e contenuti digitali.
C'è, però, anche l'altro lato della medaglia: l'uso di una sintassi e di un immaginario cinematografici sulla scena, praticato da numerosi registi e gruppi teatrali. In questo scenario si muovono artisti che si trovano a proprio agio nei due mezzi, riuscendo a mantenere la specificità di ciascun linguaggio: sono quelli che Angelo Curti definisce "gli anfibi"; altri mantengono la loro natura anche quando si avventurano sull'altro terreno, e altri ancora preferiscono limitarsi al loro specifico, pur avvertendo il fascino del diverso.
Per celebrare la giornata dedicata al teatro, alla Villa degli Autori sarà possibile fin dalle ore 11.30 vedere materiali video con interviste a registi e interpreti del calibro di: Emma Dante, Pippo Delbono, Fabrizio Gifuni, Antonio Latella, Serena Sinigaglia e Stephen Amidon.
I video saranno poi commentati e approfonditi da Oliviero Ponte di Pino, che ne è anche l'autore, a partire dalle 14.30 per introdurre l'incontro, che avrà inizio alle ore 15.30, a cui parteciperanno: i produttori Lionello Cerri e Gianluca Arcopinto; gli attori e registi Eleonora Danco, Pippo Delbono, Enrico Ianniello, Luigi Lo Cascio; Enrico Casagrande e Daniela Francesconi Nicolò del gruppo teatrale deiMotus, il musicista e regista Roberto Paci Dalò, nonché i realizzatori del film sull'Odin Teatret, Jacopo Quadri e Davide Barletti, insieme al protagonista della giornata, Eugenio Barba. Mario Martone sarà presente attraverso una video-testimonianza inedita.
A conclusione della giornata, alle ore 21 proiezione speciale del film sull'Odin Teatret,
Il paese dove gli alberi volano, alla Remiera di Pellestrina (via Zennari), alla presenza di realizzatori e cast.