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Francesca Fattorini Alla Villa degli Autori si è tenuta la presentazione di
No Borders, il primo documentario italiano in realtà virtuale, un esperimento inedito che consente allo spettatore di immergersi in una dimensione che simula la realtà effettiva attraverso l'uso di un visore.
Con Elio Germano, che ha sposato il progetto non solo in qualità di attore ma anche di produttore e sceneggiatore insieme a Omar e Haider Rashid (quest'ultimo anche regista), è stato interessante entrare a contatto con quello che potremmo definire un nuovo modo di raccontare storie al cinema. Lo stesso Germano, una volta intervenuto, ha sottolineato i punti di forza di questa nuova tecnologia: «Questa tecnologia permette di vedere cosa vi sia dietro lo scoglio di Ventimiglia».
Il più delle volte gli spettatori si sono soffermati sul concept del progetto, ovvero sulla possibilità di cogliere in una dimensione innovativa anche l'attivismo sociale e il volontariato. Questo documentario inaugura un nuovo modo di fare cinema, un'esperienza virtuale che fa riferimento comunque alla realtà. In tal senso, possiamo definirlo meta-cinema, poiché permette una visione a trecentosessanta gradi, consentendo di scoprire anche il punto di vista di chi in quel momento si trova dietro la telecamera.
Di seguito, Haider Rashid ha spostato la riflessione sulla direzione: «Dietro la regia, c'è un altro modo di pensare e di immaginare il racconto».
Per quanto riguarda i costi di produzione, se ne può parlare sia in termini di tempo che di soldi veri e propri: «Questo tipo di prodotto - ha spiegato il regista - richiede tempo per il montaggio, poiché necessita dell'incollaggio delle immagini».
Mentre Germano ha posto l'accento sulla distribuzione: «Certamente in futuro i costi potranno essere abbattuti, ma a oggi vi sono poche strutture e il casco, unico strumento che consente tale visione, non costa poco».
Contemporaneamente all'incontro, attraverso le apposite maschere, è stato possibile fare un'esperienza diretta della realtà virtuale.
No Borders vince il Premio MigrArti, di
Andrea Guglielmino, Cinecittà News