A sorpresa, al termine della Mostra di Venezia è il nuovo cinema filippino a diventare protagonista assoluto.
C'è, naturalmente la consacrazione di un maestro come Lav Diaz con il suo spettacolare Ang babaeng humayo (The Woman Who Left) che torna a casa con il Leone d'Oro.
«Quando una cinematografia viene scoperta e premiata a un festival - dice Giorgio Gosetti, direttore dei Venice Days -, c'è un pezzo di storia del cinema che si sta incidendo nella memoria collettiva. Siamo fieri e onorati di essere, grazie al pubblico delle Giornate, parte di questo momento storico. Grazie a Edouardo Roy Jr che ha creduto in noi».