Silenzi e parole analizza con il confronto due realtà: la Quaresima dei Frati Cappuccini e la Queeresima dell'Associazione Arc. Da una parte i riti cristiani seguiti da un pubblico numeroso e devoto, dall'altra giovani e non giovani che cercano di portare avanti con passione un'idea di civiltà. Sullo stesso piano sono uomini e donne dell'Italia moderna, individui qualunque che attraverso un impegno concreto cambiano qualcosa in meglio della nostra nazione, l'Italia.
«Mentre giravo
La Nostra Quarantena - dice
Peter Marcias - ho sentito parlare delle iniziative dell'associazione Arc che da anni si batte in Sardegna per i diritti glbt e mi ha incuriosito la parola
Queeresima. Quaranta giorni di attività sul territorio sardo volte a sensibilizzare il cittadino su tematiche riguardanti l'omosessualità, le malattie sessualmente trasmissibili, l'omofobia, che culmina con una fiaccolata per le vie della città. Nella Quaresima i Frati Cappuccini del convento di S. Ignazio invece attraverso la preghiera e l'aiuto concreto, tutti i giorni sostengono famiglie intere e persone che hanno perso la fiducia in loro stessi e nel prossimo, avvicinandoli a Dio attraverso il silenzio. Da questo l'idea di raccontare un'Italia sotterranea, un luogo di confronto fatto da due entità ben definite. Mi sono trovato di fronte una "Chiesa" nuova e una "società" nuova. A partire dalla raccolta di numerose interviste, dibattiti, soprattutto incontri pubblici e privati, ho affrontato questo film come un viaggio, ho scavato all'interno della vita segreta e le passioni di questi individui. Ho trovato una nuova idea di democrazia».
Girato interamente a Cagliari nell'arco di due anni, il progetto ancora in lavorazione, è prodotto da Capetown Film con supporto della Fondazione Sardegna Film Commission e uscirà nella sale nel 2017 distribuito da Istituto Luce-Cinecittà.
Il promo sarà proiettato in formato cinematografico il 6 settembre, ore 11.30 (Sala Perla, Palazzo del Cinema) e replicato sempre il 6 settembre alle 18 alla Villa degli Autori, alla presenza del regista Peter Marcias.