Dal 30 Agosto al 9 Settembre le Giornate degli Autori tornano a popolare il Lido di Venezia con la presenza di ventotto giovani europei, uno per ogni paese dell'Unione. Sono la
Giuria che assegnerà per il quarto anno consecutivo il premio al miglior film delle Giornate:
GdA Director's Award. La singolare formula della giuria vede, a fianco del Presidente,
Samira Makhmalbaf, un mentore che è un'autorità nel cinema europeo:
Karel Och, direttore artistico del
Karlovy Vary International Film Festival, a fianco delle Giornate dalla fondazione del Premio, reduce - proprio quest'anno - dall'esperienza di giurato per il premio di Un Certain Regard a Cannes.
Karel Och ha risposto ad alcune domande di
Cineuropa, media partner delle Giornate degli Autori: racconta del suo rapporto coi festival (da Cannes a Karlovy Vary), della "speciale connessione" che ha con le Giornate e dello sguardo fresco e sincero di questa particolare giuria di ventotto europei, vista come fonte di possibilità per il futuro del cinema: «Ci concentriamo su certi aspetti del movie-making da prospettive di cui i nostri giovani cinefili potrebbero non essere consapevoli, ma stando attenti a non influenzare le loro opinioni. Amo ascoltare le loro argomentazioni che risultano fresche, piene di un'energia schietta».
Aggiunge ancora Och: «Credo fermamente nella originale ragion d'essere dei festival, cioè la promozione di filmmaker impegnati a scoprire nuovi e originali modi di raccontare storie. Proteggere gli autori, aiutarli durante quelli che spesso sono i primi passi nella giungla della film industry, facilitare il loro contatto con il pubblico. Se riusciamo a muoverci in questa direzione, ci sarà un futuro per i festival di cinema».
Per il 2017, i ventotto giurati, sono stati invitati a girare un video personale, ciascuno con le proprie modalità e secondo il proprio gusto, brevi filmati che si sono divertiti a girare mostrando se stessi e il proprio modo di vivere il cinema (nell'era di un cinema sempre più social) e che sono già diventati un cult sul web, lanciati nelle reti sociali delle Giornate nelle scorse settimane.
«Il premio delle Giornate, sin dal suo esordio quattro anni fa - dice Giorgio Gosetti, Direttore delle GdA - vuole essere un premio inclusivo. Non si pone come un riconoscimento che esclude alcuni film di una selezione che di per sé cerca di raccogliere voci originali del cinema mondiale, una boutique dove si vuole premiare il talento, uno sguardo d'autore che può farsi spazio nell'industria cercando il suo pubblico. Non a caso i 20mila euro che vanno al film vincitore, vengono divisi tra il regista e il suo distributore internazionale che li userà per la promozione del film».