Metti una sera a cena, in una villa del Lido di Venezia, una star della cucina indiana ai fornelli e un film che racconta la sua storia. Un nuovo film-documentario sarà proiettato in una serata speciale il prossimo sei Settembre alla Villa degli Autori:
Buried Seeds di
Andrei Severny.
Chi non ricorda il ragazzo indiano protagonista di The Millionaire di Danny Boyle? La storia di Vikas Khanna gli assomiglia: un ragazzino disagiato che, per alcune strane congiunzioni della vita, si ritrova in televisione e fa fortuna. In questo caso, abbiamo un grande talento ai fornelli. Non un cuoco qualsiasi ma uno insignito di una stella Michelin e a sua volta star di Master Chef India e Australia.
Vikas Khanna è arrivato a New York senza nient'altro che la passione per la cucina, è diventato lo chef di un esclusivo ristorante di Manhattan e ha cucinato per Barak Obama, per il Dalai Lama e Papa Francesco. Severny ha raccontato la sua storia.
Le Giornate omaggiano il settantesimo anno di liberazione dell'India (celebrata il 15 Agosto) con una serata a tema. Gli ingredienti li garantiscono Andrei e Vikas. Andrei è un visual artist e regista russo-americano che nel 2011 presentò il film Condition al Festival di Torino e ha scritto diversi articoli sul futuro del cinema pubblicati dal Tribeca Film Festival. Vikas è stato inserito dall'emittente tesdesca Deutsche Welle nella top ten degli chef che hanno rivoluzionato le nostre abitudini alimentari.
La materia prima di questo film è la passione, quella che ci spinge oltre i nostri limiti. Nel documentario si racconta una vita straordinaria iniziata nella povertà di una città nel nord dell'India e proseguita negli Stati Uniti dove Vikas è arrivato quasi trentenne. Da qui, ha servito cibo gratis dopo i fatti dell'undici settembre newyorkese e ai senzatetto che vagavano nei dintorni del ristorante, dal quale tutta la favola è iniziata. La metafora più evocativa che dà il titolo al film è quella dei semi: quando sotterrati raggrinziscono come se attraversassero un processo di sofferenza prima di germogliare.
«L'uomo e la star che ritrae Severny in Buried Seeds - dice Giorgio Gosetti - rappresenta ed esalta tutta l'essenza indiana. Il cinema che ci arriva da quella cultura, i sogni che sono fatti per essere vissuti, e la qualità del cibo, semplice come un seme, sofisticato come un'arte».