Critico, giornalista e regista cinematografico, Mario Sesti è autore di un programma di cinema e cultura su Iris (Splendor - Suoni e Visioni). Ha diretto più di dieci documentari, selezionati ai festival di Cannes, Venezia, Locarno e Torino. Ha vinto due volte il premio per il migliore libro di cinema (nel 1994 con Nuovo Cinema Italiano e nel 1997 con Tutti i film di Pietro Germi) e nel 2005 si è aggiudicato il premio Diego Fabbri sempre per il miglior libro di cinema dell'anno (In quel film c'è un segreto). È tra i curatori della Festa del Cinema di Roma. Ha diretto, dal 2012 al 2014, il Taormina Film Fest. Ha collaborato alla sceneggiatura di Appassionate (1999) e a quella di Cosa c'entra con l'amore (1997) con la quale ha vinto il premio Solinas insieme a Ivan Cotroneo e Silvia Barbiera.
«Il film setaccia e decostruisce figure, narrazioni e modi di produzione di questi film a basso costo che realizzavano grandi profitti (fino a quattro volte il loro costo) ma soprattutto passa ai raggi X le modalità di discriminazione e adozione di stereotipi sessuali, sfruttamento e abuso dell'immagine del corpo femminile che oggi appaiono altamente controverse e che in questi film sembrano messi sotto una lente d'ingrandimento "involontariamente" rivelatrice. Attraverso le testimonianze di critici ed esperti del genere, di giornaliste e studiose contemporanee, di terapeute e protagoniste del burlesque, ho cercato di mappare e ricostruire il set dell'immaginario di quel cinema, il modo in cui riflette società, ritualità, idee e comportamenti dominanti e traccia, da quella scena, la distanza che, dopo la rivoluzione del #MeToo, in tutto il mondo, ci separa nettamente da uno sguardo di cui abbiamo imparato a riconoscere i limiti, l'inadeguatezza, l'odioso potere». [Mario Sesti]