Dag Johan Haugerud ha studiato da bibliotecario e si è laureato in Cinema presso l'Università di Stoccolma. Ha inoltre frequentato corsi di drammaturgia presso l'Università di Oslo e di scrittura creativa al Telemark University College. Ha lavorato come giornalista, e anche come drammaturgo per varie compagnie di danza e teatro. Ha pubblicato quattro romanzi: Noe med natur (1999), Den som er veldig sterk, må også være veldig snill (2002), Hva jeg betyr (2011) ed Enkle atonale stykker for barn (2016). Nel 1998 ha esordito alla regia con il cortometraggio 16 levende klisjeer. Il suo primo lungometraggio, Som du ser meg, nel 2012 gli ha fatto ottenere il premio della critica norvegese e quattro premi Amanda.
«Cosa succede in una piccola comunità quando un bambino ne uccide un altro? Cosa significa oggi in Scandinavia essere bambini o genitori? Quali aspettative abbiamo nei confronti dei nostri figli e che tipo di posizione vorremmo che assumessero nella nostra società? Oggi tendiamo a considerare l'infanzia come qualcosa di prezioso e peculiare e, al tempo stesso, come una transizione verso l'età adulta. Siamo preoccupati di dare ai nostri figli un'adolescenza rassicurante e significativa, permettiamo loro di essere bambini e contemporaneamente vorremmo attrezzarli per la vita futura. Spesso questi obiettivi sono in conflitto tra loro. I desideri e gli ideali che sono a capo delle nostre considerazioni e decisioni si iscrivono in un orizzonte umano e politico, e spesso le risposte che ne derivano dividono una comunità. Oltre alla famiglia, la scuola è l'unica istituzione ad avere gli strumenti per ottenere ciò che vorremmo per l'educazione dei nostri figli. Il sistema pedagogico è cruciale per realizzare la società alla quale aspiriamo e pertanto non è raro che si trasformi in terreno di scontro per genitori, ideologi e politici. I dipendenti della scuola devono perciò barcamenarsi quotidianamente per cercare di conciliare gli interessi contrastanti del mondo esterno, dovendo prendere allo stesso tempo in considerazione le esigenze individuali di ciascun alunno». [Dag Johan Haugerud]