06/07/2019

È morto Ugo Gregoretti


Quando Ugo Gregoretti appariva a fianco dell'immagine delle Giornate degli Autori come in questa foto, era presidente dell'Anac e incoraggiava la crescita di questa sezione alla Mostra del Cinema come già aveva fatto in precedenza Citto Maselli che le Giornate le aveva fondate insieme a Emilio Greco.
Ma nella foto Ugo ci appare come un corsaro che inalbera la sua bandiera. E corsaro Gregoretti lo era stato alla Rai all'alba della televisione di stato insieme a formidabili compagni di viaggio come Umberto Eco, Furio Colombo, Angelo Guglielmi, Enza Sampò e pochi altri pionieri di una cultura intelligente che della tv sapeva cogliere la novità e il potenziale.

Corsaro, Ugo sarebbe stato al cinema, in teatro, nelle battaglie politiche e in quelle intellettuali. Un corsaro un po' alla Yanez, flemmatico e ironico, gentleman dalle maniere impeccabili, ma sicuro nel mirare con la pistola e nel tagliare con la spada: armi che nelle sue mani avevano la forma della parola e dell'immagine, impugnate con abilità e spietatezza che mai dimenticava la compassione per il vinto e l'indignazione per il prevaricatore.

Erede di un'idea colta della satira, osservatore acuto e moderno, curioso del nuovo e appassionato del paradosso, Ugo Gregoretti non ha mai cambiato bandiera: di sinistra fin da giovane, in prima fila nelle battaglie dell'Anac fin da quando vi aveva aderito, fedele a un partito solo, cui non risparmiava critiche e dissensi.

Ecco, oggi le Giornate degli Autori, Roberto Barzanti che ne è stato presidente, il suo successore Andrea Purgatori, Francesco Martinotti insieme al Consiglio Direttivo, ma primi fra tutti noi, che di Ugo abbiamo conosciuto la gentilezza sommessa, la discrezione elegante, la passione che a più riprese ci ha stimolati nell'avventura veneziana, lo vogliamo salutare con affetto e gratitudine. Quella bandiera, quel vessillo corsaro cercheremo di far sventolare anche in suo nome al Lido di Venezia, in quella Mostra che ha molto amato.