L’illustratrice Francesca Gastone firma il manifesto della 21a edizione delle Giornate degli Autori
Dopo le opere artistiche firmate nel 2021 e nel 2022 rispettivamente da Rä di Martino e Anna Franceschini, è ancora un’artista a dare vita al manifesto delle Giornate degli Autori, questa volta con un’immagine realizzata appositamente per l’edizione di quest’anno. Si tratta dell’illustratrice e architetto Francesca Gastone.
Appassionata da sempre a tutte le forme d’arte, Francesca ha iniziato la sua carriera come architetto in studi italiani e poi all’estero, prima a San Paolo in Brasile e poi a Hong Kong. Tornata a Milano, si è specializzata in illustrazione editoriale, collaborando con istituzioni, importanti case editrici e testate giornalistiche come il Politecnico di Milano, Mondadori, Electa, «L’Espresso», «Jacobin Italia», «La Nuova Ecologia», «Anorak Magazine».
La tecnica che predilige è il collage: elementi analogici e fotografici convivono all’interno di uno spazio i cui assi cardinali sono rappresentati dall’architettura e dalla presenza umana. Attualmente si divide tra il suo studio, Atelier Fyumi, situato nel mezzo del parco del Ticino e lo spazio condiviso Bota Fogo, nel quartiere Isola di Milano.
«I lavori che preferisco sono quelli che non forniscono risposte certe ma che innescano domande». Una poetica che si sposa perfettamente con l’immagine che Francesca Gastone ha realizzato per le Giornate degli Autori 2024, raffigurante una ragazza in bilico su una corda tesa nel nulla e sospesa su una vertiginosa metropoli contemporanea. A farle compagnia degli aironi in volo, il pensiero sospeso tra le nuvole e lo sguardo, interrogativo, rivolto all’osservatore.
«La nuova immagine delle Giornate degli Autori è stata una sfida – dice Francesca Gastone –. Si porta dentro il mondo intero, con le sue contraddizioni e le sue ombre, ma anche il grande sommovimento di un cuore che disegna una nuova strada, tra paura ed emozione, e gli occhi verso ciò che ancora possiamo disegnare insieme. Grazie alla guida e alla capacità di visione delle persone che hanno percorso con me questa strada, tra confronto e fiducia. Per tutte le strade che ancora potremo disegnare, che possano andare lontano».
«Per il manifesto di quest’anno – dichiara Gaia Furrer, direttrice artistica delle Giornate –, volevamo un’immagine se possibile ancora più evocativa di quelle delle scorse edizioni, qualcosa in grado di cogliere la precarietà su cui poggia un mondo lacerato da contrasti sempre più profondi. Grazie alla sensibilità di Francesca Gastone e alla sua abilità di costruttrice di mondi, siamo approdati a una bellissima rappresentazione che, oltre a essere metafora della contemporaneità, ribadisce l’importanza dell’atto creativo e della visione degli autori per dipanare, indagare, anticipare la complessità dell’epoca in cui viviamo».