Alla regista inglese è affidato il compito di guidare i dieci ex partecipanti al progetto «27 Times Cinema». Insieme sceglieranno il vincitore del GdA Director’s Award

Nella Soho degli anni Ottanta si aggirava una giovane appassionata di cinema che, incoraggiata da Derek Jarman, girava video in Super8. Era Joanna Hogg, che a metà di quella stessa decade si diplomava in cinema con un corto la cui protagonista era una ancora sconosciuta Tilda Swinton (Caprice, 1986). Londinese di nascita e per vocazione, autrice di successi internazionali come The SouvenirThe Souvenir Part II (2019 e 2021) e The Eternal Daughter (in Concorso a Venezia nel 2022), Hogg è la presidente di giuria della XXIa edizione delle Giornate degli Autori.

Con lei, che raccoglie il testimone del regista portoghese João Pedro Rodríguez, festeggiamo assieme a Europa Cinemas e Cineuropa i dieci anni del GdA Director’s Award, il premio ufficiale delle Giornate degli Autori assegnato a uno dei dieci film in concorso. A Joanna Hogg è affidato il compito di accompagnare la giuria, composta quest’anno da dieci ex partecipanti al progetto «27 Times Cinema», inaugurato nel 2010 con il Parlamento europeo. La presidente e i «suoi» dieci sceglieranno il vincitore del GdA Director’s Award, che prevede un premio di 20mila euro egualmente ripartito tra il regista e il venditore internazionale, che si impegna a utilizzare la cifra ricevuta per la promozione del film. Come di consueto, gli incontri della giuria saranno coordinati da Karel Och, direttore artistico del Festival di Karlovy Vary.

I membri della giuria, selezionati tra i 388 giovani cinefili che «27 Times Cinema» ha portato a Venezia in questi anni, rappresentano le diverse culture e le più svariate professioni che compongono la comunità cinematografica europea.

«Cosa potrebbe essere più divertente e stimolante che guardare film e condividere idee con una giuria di giovani professionisti che prima ancora sono cinefili? – ha osservato Joanna Hogg – Ringrazio le Giornate degli Autori per avermi invitato a quelli che prevedo saranno giorni di discussioni gioiose e ispiratrici sul cinema e le sue possibilità».

«È una grande gioia avere Joanna Hogg come Presidente della Giuria – dice Gaia Furrer, direttrice artistica delle Giornate –. Nel corso del suo percorso cinematografico, Hogg ha esaminato l’animo umano e le relazioni famigliari e sentimentali con precisione, profondità psicologica e autenticità rare. Il suo è un cinema implosivo, come l’ha definito Martin Scorsese che di Hogg ha prodotto gli ultimi tre film; un cinema capace di portare alla luce verità spesso scomode o indicibili. Sono orgogliosa di averla con noi al Lido di Venezia e sono certa sarà una guida eccellente per i nostri giovani giurati».

«La storia e la passione che la nostra presidente garantisce alla giuria del decimo anno – afferma il delegato generale Giorgio Gosetti –, va di pari passo con l’entusiasmo con cui gli altri dieci giurati hanno chiesto di tornare alle Giornate. La prima volta erano venuti da cinefili in erba e molti di loro non avevano mai visto da vicino un grande festival. Adesso tornano da giovani e affermati professionisti nei più diversi settori della “macchina cinema”: chi programmer, chi critico, chi produttore, chi sales agent. Sono certo che, insieme a Joanna Hogg, sapranno guardare e valutare i film del GdA Director’s Award con tutta la competenza e la freschezza che rende unica questa originale formula di concorso, amata dai registi e caratterizzata da assoluta trasparenza e professionalità».

Considerata una delle principali autrici del Regno Unito, Joanna Hogg è stata fotografa e regista televisiva, prima di realizzare il suo primo film Unrelated (2008), che vedeva protagonista un giovane Tom Hiddleston e ha vinto numerosi premi, tra cui il FIPRESCI al London Film Festival. Ha poi realizzato Archipelago (2010), Exhibition (2013) e The Souvenir (2019), prodotto da Martin Scorsese e vincitore al Sundance Film Festival del World Cinema Dramatic Grand Jury Award. Nel 2021 è arrivato The Souvenir Part II, presentato in anteprima alla Quinzaine des Cinéastes di Cannes. The Eternal Daughter (2022), interpretato da Tilda Swinton e prodotto ancora da Scorsese, è stato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Attualmente sta lavorando al suo prossimo lungometraggio ambientato a Los Angeles.

I DIECI GIURATI
David Bakum proviene dalla Germania, era nella giuria del 2022. È curatore e organizzatore del programma dell’XPOSED Queer Film Festival di Berlino. Ha fondato insieme ad altri, un collettivo cinematografico ebraico-musulmano, con sede a Berlino.
Victor Courgeon proviene dalla Francia, era nella giuria del 2019. Lavora per il Cinéma Le Méliès di Montreuil come responsabile delle relazioni col pubblico e della comunicazione.
Maarja Hindoalla proviene dall’Estonia, era nella giuria del 2015. È giornalista e critica freelance. Lavora presso la Cineteca Nazionale dell’Estonia, per sette anni come curatrice e programmatrice e, dal 2022, come responsabile delle acquisizioni.
Dimosthenis Kontes proviene dalla Grecia, era nella giuria del 2018. È responsabile delle vendite e coordinatore materiali presso la Pluto Film.
Amalia Mititelu proviene dalla Romania, era nella giuria del 2020. Lavora come assistente o direttamente come scenografa e art director in cortometraggi, spot pubblicitari e in serie girate in Romania da Netflix, Hulu e Disney+.
Saulė Savanevičiūtė proviene dalla Lituania, era nella giuria del 2022. È coordinatrice dei programmi dell’European Film Forum Scanorama. Inoltre scrive articoli per i principali media nazionali.
Esmée van Loon proviene dai Paesi Bassi, era nella giuria 2017. Lavora per il cinema arthouse LantarenVenster a Rotterdam. Cerca e seleziona film, cura programmi cinematografici ed eventi speciali.
Gregor Valentovic proviene dalla Slovacchia, era nella giuria del 2015. È filmmaker.
Isabella Weber proviene dall’Italia, era nel progetto 27 Times Cinema 2010, è Development executive presso la Kino Produzioni e story editor freelance. Collabora con il Torino Film Lab.
Chris Zahariev proviene dalla Bulgaria, era nella giuria del 2020, è regista e sceneggiatore presso la propria casa di produzione, Razkaz. Sta lavorando al suo primo film.