Dal mare ai campi da calcio fino alle traversate in moto nel deserto, cinque storie che raccontano l’agonismo e le imprese al limite dell’impossibile

Alle Giornate degli Autori arriva il mondo dello sport che attraverso il cinema e l’audiovisivo ci riporta alle grandi emozioni delle appena passate Olimpiadi di Parigi. Succede con due film del concorso: in Alpha., dell’olandese Jan-Willem van Ewijk, le distese innevate delle montagne svizzere fanno da scenario e deus ex machina di un thriller emotivo con protagonisti un padre e un figlio; nel film To Kill a Mongolian Horse di Xiaoxuan Jiang il protagonista è invece un cavaliere che di giorno si occupa del suo ranch e di notte si esibisce per il pubblico in incredibili performance a cavallo.

Poi ci sono gli sportivi protagonisti in tre dei #confronti, gli appuntamenti aperti al pubblico e pensati dalle Giornate per mescolare parole, idee e immagini sul grande schermo della Sala Laguna. Attraverso le loro storie scopriamo che i confini geografici e i limiti personali esistono solo fino a quando non li si supera.

A cominciare dalla storia di Gioele Meoni, figlio di Fabrizio Meoni, vincitore di due Parigi-Dakar, che trovò la morte nel deserto della Mauritania, in quella che avrebbe dovuto essere la sua ultima corsa. Nel documentario Nel nome del padre i registi Irene Saderini e Tommaso Gorani raccontano la storia di un figlio cresciuto per seguire le orme del padre ma che da quel tragico incidente dell’11 gennaio 2005 non aveva più trovato il coraggio di seguire. Il film sarà proiettato durante l’appuntamento di domenica 1 settembre alle ore 18:00 dal titolo CONFRONTI: LA TRASMISSIONE DEI VALORI.

Lunedì 2 settembre, sempre alle ore 18:00, è la volta di Seydou Sarr, l’attore protagonista del film che ha rappresentato l’Italia agli Oscar, Io, capitano di Matteo Garrone, e che durante l’incontro CONFRONTI: APPARTENENZA, IDENTITÀ, PREGIUDIZIO, realizzato in collaborazione con Wonder Project, Rai Cinema e Lega Serie A, condividerà la sua storia sia attraverso la propria testimonianza diretta che grazie al film documentario di cui è protagonista: Seydou, Il sogno non ha colore di Simone Aleandri. Qui l’attore senegalese svela il suo sogno di essere calciatore e, attraverso una narrazione arricchita da incontri ravvicinati con alcuni tra i più grandi calciatori del campionato italiano, affronta la complessa e purtroppo ancora irrisolta del pregiudizio razziale sui campi di calcio.

E poi c’è il mare, con le sue emergenze sempre più evidenti e impossibili da tacere. Venerdì 6 settembre, alle 18:15, l’appuntamento è con il velista e navigatore Giovanni Soldini. Durante l’incontro «BRAND COME AUTORI» – SULLA VIA DEL MARE PER IL PIANETA, si parlerà della piattaforma multimediale aroundtheblue.org, realizzata da QMI e Groenlandia in occasione del giro del mondo 2022-23 di Giovanni Soldini e sotto l’egida del Decennio ONU delle Scienze del mare per lo sviluppo sostenibile 2021/2030 in ambito UNESCO. Per l’occasione, saranno mostrati in anteprima alcuni contenuti video inediti che arricchiranno la piattaforma, tra cui diverse testimonianze di scienziati e attivisti raccolte da Giovanni Soldini nel corso del suo viaggio intorno al mondo lungo 16 mesi. Parteciperanno all’incontro, tra gli altri, Antonello Provenzale (dirigente del CNR e climatologo marino), Annalisa Bracco (professore a Georgia Tech e climatologa marina) e Andrea Morello (Presidente di Sea Shepherd Italy).