Domani, doppio appuntamento con il creatore di Heimat. In mattinata il Premio Speciale Fondazione Ente dello Spettacolo, nel pomeriggio la masterclass con Giovanni Spagnoletti e moderata da Ilaria Ravarino
Grande protagonista nella storia della Mostra di Venezia fin da quando nel 1984 il suo talento fu scoperto dal cinema internazionale con la prima serie di Heimat, Edgar Reitz torna domani al Lido per un premio speciale, un’attesa masterclass e l’anteprima della versione restaurata di Heimat 2 a trent’anni esatti da quando al film fu consacrato da Venezia un autentico trionfo cui segui la seguitissima ripresa al cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti.
Adesso, alle soglie dei novant’anni (il 1 novembre prossimo), il grande Maestro, fondatore della scuola di Ulm insieme ad Alexander Kluge, viene omaggiato dal premio speciale per il 75° anno della Fondazione Ente dello Spettacolo, consegnato dal suo presidente, don Davide Milani. La cerimonia di consegna si svolgerà domani, 8 settembre, alle 10.30 all’hotel Excelsior.
Nel pomeriggio Edgar Reitz sarà invece protagonista della terza masterclass organizzata in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia insieme alle Giornate degli Autori e Isola Edipo per proporre i primi due episodi di Heimat 2 restaurati per la prima mondiale a Venezia. L’incontro condotto da Ilaria Ravarino con lo storico del cinema Giovanni Spagnoletti, è previsto in Sala Laguna alle ore 16.00.
Subito dopo Venezia, il mito di Heimat rivive a Roma, in collaborazione con il distributore italiano Viggo e il Goethe-Institut di Roma: da metà settembre alla Casa del Cinema, tutti i weekend fino alla fine dell’anno si potrà infatti vedere o rivedere l’integrale della monumentale trilogia sulla storia della Germania, compreso il capitolo aggiuntivo L’altra Heimat – Cronaca di un sogno del 2013. Una “maratona” senza precedenti che potrebbe finire nel Guinness dei primati e che è destinata agli appassionati del grande cinema d’autore, oggi finalmente in grado di cogliere l’ampiezza monumentale di un’opera che scandisce le trasformazioni del secolo scorso.