Idee, parole e immagini arricchiscono il programma di quest’anno. In calendario omaggi, eventi e incontri curati insieme a ANAC e 100autori
Precedute dall’omaggio a Emidio Greco nel 50° anniversario del suo film d’esordio, L’invenzione di Morel (reso possibile dalla collaborazione con Viggo e grazie al supporto di SIAE) nel giorno di pre-apertura, il 27 agosto, prendono forma organica e si concentrano all’interno di uno spazio denominato #confronti le numerose attività parallele di dialogo, immagini e parola curate insieme a 100autori e ANAC, che sono da sempre le caratteristica distintiva delle Giornate degli Autori.
«Con questo spazio – dicono il Presidente delle GdA Francesco Ranieri Martinotti e il Delegato Generale, Giorgio Gosetti –, intendiamo dare organicità ai tanti spunti di riflessione che alimentano e rendono vivace fin dalla fondazione la sezione indipendente promossa da ANAC e 100autori: portare alla Mostra del Cinema idee, protagonisti, storie e voci che raccontino l’attualità e la cultura, aprendo finestre su tematiche che chiedono alla cultura e all’arte di testimoniare e agire».
È in questo senso esemplare la scelta di aprire i #confronti con il grande scrittore Tahar Ben Jelloun (quest’anno presidente onorario di BookCiak, Azione!, il 27 agosto) che nel giorno inaugurale della Mostra e delle Giornate dialogherà con Luciana Castellina sul tema La cultura per la pace a partire dal suo recente L’urlo (edito da La nave di Teseo) dedicato a «Israele e Palestina: la necessità del dialogo nel tempo della guerra».
A seguire gli altri appuntamenti:
Napoli ieri e oggi: dedicato a Gaetano Di Vaio e Enzo Moscato. Un dialogo plurale che restituisce speranza a una terra in perenne movimento. Abbinata all’incontro l’anteprima di Dadapolis, il nuovo film di Carlo Luglio e Fabio Gargano. In programma il 28 agosto.
Anselmo Ballester. Nascita di un archivio: un incontro sui modi della comunicazione, dai manifesti ai social network, che culminerà nella presentazione del primo archivio dedicato al capostipite dei pittori di cinema. L’incontro apre la mostra – curata da Luca Siano e prodotta da Ferrara La Città del Cinema – che per tutto il periodo del festival vede la Sala Laguna «vestita» da manifesti, fotografie dell’artista, rarissimi bozzetti originali e disegni preparatori. L’iniziativa, coordinata da Fabio Ferzetti e Luca Siano, resa possibile grazie al sostegno di SIAE, main partner delle Giornate degli Autori, è in programma il 29 agosto.
Non chiamateli giovani: una nuova generazione di cineasti under 35 si affaccia al «sistema cinema»: chi sono, cosa chiedono, a cosa hanno diritto. Coordinato da Luca Scivoletto e Boris Sollazzo, reso possibile grazie al sostegno di SIAE, main partner delle Giornate degli Autori, l’incontro si terrà il 30 agosto aprendo un dialogo a più voci che continuerà durante «Le Giornate degli Autori a Roma». Come anello di congiunzione tra l’incontro veneziano e quello romano, l’anteprima al Lido del film d’esordio di Giulio Donato Labirinti, presentato il 5 settembre.
La Declaration des Cinéastes: secondo appuntamento sulle emergenze del mondo della creazione cinematografica di fronte alle grandi trasformazioni dell’audiovisivo. Coordinato da Francesco Ranieri Martinotti in collaborazione con SRF e ARP, 100autori e WGI e in partenariato con FERA. L’incontro è reso possibile grazie al sostegno di SIAE ed è in programma il 1 settembre all’Italian Pavillion – Hotel Excelsior.
La trasmissione dei valori: una serata dedicata alla straordinaria avventura umana di Fabrizio e Gioele Meoni. Personaggi, storie individuali, fatti di cronaca, materiali d’archivio: come nasce un documentario. In anteprima, anche il documentario Nel nome del padre di Tommaso Gorani e Irene Saderini, l’1 settembre in collaborazione con Art+Vibes.
Intelligenza artificiale, un anno e molte generazioni dopo…: il primo confronto tra intelligenza artificiale generativa e cineasti, ha visto riunite insieme a Venezia un anno fa tutte le associazioni degli autori italiani e ha suscitato molta attenzione. È nato quindi un Osservatorio permanente che ha continuato a studiare e monitorare la rapida e costante evoluzione dell’I.A. generativa e presenterà i risultati ottenuti in questo incontro. Ci sarà spazio anche per un po’ di spettacolo: una piattaforma di I.A. e un gruppo di sceneggiatori si sfideranno nella scrittura in diretta di un progetto di serie. L’incontro, realizzato da WGI insieme ad ANAC e 100autori, è reso possibile grazie al sostegno di SIAE ed è in programma il 2 settembre.
Censure di genere, di mercato, di cultura: un dialogo a più voci su ciò che impedisce o ostacola la libertà creativa degli autori, delle autrici, di chi resta ai margini, in Italia e non solo. Il panel si interroga sui meccanismi di gate-keeping della produzione audiovisiva italiana che creano censure non ufficiali, ma altrettanto potenti, limitando la realizzazione di certi tipi di storie ed escludendo i punti di vista di autori e autrici fuori norma perché donne o persone LGBTQ+. L’incontro, coordinato da Margherita Ferri, è in programma il 2 settembre.
Appartenenza, identità, pregiudizio: questa è la storia di Seydou Sarr, catapultato nel giro di un anno dal Senegal all’Italia, dal sogno di un futuro da calciatore alla notorietà nel cinema come protagonista di Io Capitano di Matteo Garrone, con cui ha vinto il Premio Marcello Mastroianni. La racconta per la prima volta lui stesso nel documentario Seydou, il sogno non ha colore di Simone Aleandi, presentato in anteprima il 2 settembre grazie a Rai Cinema e Lega Calcio.
Premio Le vie dell’Immagine a Marjane Satrapi: artista poliedrica e multimediale, pittrice, fumettista, regista, polemista, narratrice. Nella grande autrice iraniana si incarna lo spirito del premio per le arti della visione conferito da Cinematografo, Giornate degli Autori e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, che nel 2023 era andato a Shirin Neshat. Quest’anno il testimone passa a Marjane Satrapi che incontra il pubblico in una masterclass in Sala Laguna il 3 settembre alle ore 15.30. A seguire sarà la protagonista della cerimonia di premiazione.
La ricerca della felicità: un’altra storia «privata» che diviene termine di paragone per la ricerca dei valori nel nostro tempo tra ossessione del successo, multiverso e scelte individuali. È il racconto de Il tempo è ancora nostro di Maurizio Matteo Merli con Mirko Frezza e Ascanio Pacelli, presentato in anteprima il 4 settembre in un incontro coordinato da Arnaldo Colasanti.
«Brand come Autori» – Sulla via del mare per il Pianeta: un incontro a più voci sul tema del mare e dell’emergenza climatica con la partecipazione di Giovanni Soldini e la presentazione di aroundtheblue.org, la piattaforma multimediale realizzata da QMI e Groenlandia in occasione del giro del mondo 2023-24 di Giovanni Soldini, diretto da Sydney Sibilia. La piattaforma, che ha ottenuto per la sua valenza l’egida del Decennio ONU delle Scienze del mare 2021/2030 in ambito UNESCO, offre la possibilità di entrare fattivamente in una rete di collaborazioni e coopetition virtuose tra brand diversi ma uniti da temi urgenti e universali come quelli della crisi climatica e della sostenibilità. L’appuntamento è per venerdì 6 settembre, ore 18.00, Sala Laguna.
Le proiezioni di #confronti
DADAPOLIS
di Carlo Luglio e Fabio Gargano
Italia, 2024, 72’
con Peppe Lanzetta, Enzo Moscato, Cristina Donadio, James Senese, Vale LP
produzione Bronx Film
co-produzione Movies Event
Napoli raccontata, attraverso i secoli, in un’antologia: Dadapolis di Fabrizia Ramondino e Andreas Friedrich Müller. Una città sempre piena di fermento, cultura ma anche contraddizioni. La città di oggi è raccontata, invece, in un film di Carlo Luglio e Fabio Gargano, attraverso gli occhi di circa sessanta artisti che vivono e lavorano tra Napoli e l’estero. Una storia caleidoscopica fatta di performance, canzoni, opere d’arte e dialoghi che narrano le trasformazioni di una città, che mai come ora risulta tanto attuale. Napoli è raccontata esclusivamente dalla costa, tra una bellezza abbagliante e un assurdo abbandono; una testimonianza che, a partire da Napoli, ne supera gli orizzonti per guardare al mondo.
LABIRINTI
di Giulio Donato
Italia, 2024, 77’
con Francesco Grillo, Simone Iorgi, Stella Mastrantonio, Finn Ronsdorf, Davide Fasano, Antonio Gerardi, Massimo De Santis
produzione Life Cinema
vendite internazionali The Open Reel
Francesco è un ragazzo introverso, nato in un paesino tra le montagne della Calabria isolato nella natura. Cresce con Mimmo, il suo migliore amico con cui condivide tutto, spalla a spalla fino all’adolescenza. Un giorno trova un libro che vede quasi come un oggetto magico e che cambierà il corso della sua vita. Ha un sogno Francesco, e troverà il coraggio di inseguirlo contro tutto e tutti: la società che lo circonda, che lo fa sentire intrappolato in un labirinto di regole psicologiche e sociali non scritte, e contro Mimmo.
NEL NOME DEL PADRE
di Irene Saderini e Tommaso Gorani
Italia, 2024, 70’
con Nani Roma, Carlos Sainz, Sthepane Peterhansel, Gioele Meoni, Elena Meoni, Caterina Buccelletti Meoni, Federico Milighetti, Giovanni Sala, Gigi Soldano, Franco Acerbis
produzione Ininfluencer Media Film Production e Art+Vibes
Fabrizio Meoni riuscì a vivere facendo il pilota di moto a quasi quarant’anni, arrivando a vincere due edizioni della Paris-Dakar, il rally più duro del mondo. Nel 2005 trovò la morte nel deserto della Mauritania, in circostanze mai del tutto chiarite e in quella che avrebbe dovuto essere la sua ultima corsa. Il documentario segue per un anno e mezzo suo figlio Gioele Meoni, destinato a fare il pilota, allevato da suo padre tra la sabbia del Sahara e una vita spartana. Da quell’11 Gennaio 2005, Gioele Meoni non ha più trovato il coraggio di seguire le orme del padre…
SEYDOU, IL SOGNO NON HA COLORE
di Simone Aleandri
Italia, 2024, 60’
con Seydou Sarr, Amath Diallo, Moustapha Fall, Fatou Sokhna, Arnaud Zohin, Federico Coppitelli, Yacine Adli, Lameck Banda, Paulo Dybala, Omar Daffe, Walter Junior Messias, Danilo Luiz Da Silva
produzione Wonder Project
con Rai Cinema
in collaborazione con Lega Serie A
Seydou Sarr è un giovane senegalese diviso tra il sogno di diventare calciatore e la realtà di una carriera cinematografica tanto imprevista quanto esplosiva. Il suo percorso lo porta dai campi di pallone locali ai palcoscenici internazionali del cinema. Attraverso una narrazione intima, arricchita da incontri ravvicinati con alcuni tra i più grandi calciatori del campionato italiano, il documentario esplora temi cruciali come l’identità, l’appartenenza e, soprattutto, la lotta al pregiudizio razziale sui campi di calcio, che purtroppo è ancora oggi un aspetto di discriminazione, anche nella nostra Serie A.
IL TEMPO È ANCORA NOSTRO
di Maurizio Matteo Merli
Italia, 2024, 102’
con Ascanio Pacelli, Mirko Frezza, Miguel Gobbo Diaza, Simone Sabani, Viktorie Ignoto, Andrea Roncato
produzione Father&Son e Aurumovie
1989. Stefano ha dodici anni, vive nelle case popolari, ha perso sua madre ed è il figlio di Costantino il giardiniere; Tancredi invece poco più piccolo, è di estrazione borghese e orfano di padre. I due amici sognano di giocare a golf sui grandi green dell’European Tour guidati da Costantino, ormai padre putativo anche di Tancredi. Passano gli anni e i due crescono e si perdono. 2022, Tancredi ha più di quarant’anni, è bello, ricco e dissoluto, Stefano invece è sempre povero e trasandato. La voglia di chiudere i conti con il passato e riconquistare la famiglia faranno «grippare» nuovamente un bastone da golf a Tancredi, dove sarà catapultato in una nuova dimensione fatta di ricordi, voglia di riscatto e amicizie ritrovate.