Concorso
KANATA NO UTAFOLLOWING THE SOUND
Press/Industry
Pubblico, tutti gli accrediti
Segue Q&A
Pubblico, tutti gli accrediti
fotografia
Yukiko Iioka
montaggio
Keiko Okawa
musica
Skank
suono
Young Chang Koh
costumi
Yoshiko Kosato
interpreti
An Ogawa (Haru)
Yuko Nakamura (Yukiko)
Hidekazu Mashima (Tsuyoshi)
produttore
Misaki Kawamura
produzione
Nekojarashi
vendite internazionali
Iha Films
jun18.h@gmail.com
ufficio stampa internazionale
Gloria Zerbinati
gloria.zerbinati@gmail.com
Haru, una giovane impiegata in una libreria, ferma Yukiko col pretesto di chiederle alcune indicazioni. In realtà, ha percepito in quella donna un dolore profondo che ne segna il volto. Per lo stesso motivo, la commessa segue con discrezione anche Tsuyoshi. Tempo addietro, era una studentessa alle medie quando sua madre morì. Proprio allora, le capitò di incontrare e parlare, in contesti diversi, con Yukiko e con Tsuyoshi. Entrambi sembravano sofferenti. Anni dopo, Haru è ancora sulle tracce di quei due, quasi per il rimorso di non aver saputo aiutare sua madre. Per tutto questo tempo, ha continuato a sorvegliare Yukiko e Tsuyoshi. E quando incontra l’uno o dialoga con l’altra, le relazioni mutano, assumono nuove forme. Sono momenti nei quali Haru pensa a sua madre e al dolore di quelle due persone.
2023 Kanata no uta (Following the Sound)
2021 Haruharasan no uta (Haruhara-san’s Recorder)
2017 Hikari no uta (Listen to Light)
2011 Hitotsu no uta (A Song I Remember)
«Siamo capaci di soccorrere una persona, che si tratti di un famigliare o di un estraneo? Questa è la domanda che pone Kanata no uta. In un’epoca dove prevalgono disparità e divisioni, questo film ha per protagonista Haru, una giovane donna che si preoccupa di chi ha bisogno d’aiuto. Tendendo la mano al prossimo e dando vita a delle tenere relazioni, contribuisce a migliorare il mondo nei giorni a venire». [Kyoshi Sugita]
Kyoshi Sugita è stato assistente alla regia per autori come Kiyoshi Kurosawa, Shinji Aoyama, Nobuhiro Suwa. La sua opera prima, Hitotsu no uta (2011), è stata presentata al Festival di Tokyo. Manifestazione dove è tornato con il suo secondo lungometraggio, Hikari no uta (2017). Il film è stato selezionato anche al Festival di Jeonju. Nel 2021 ha diretto Haruharasan no uta, aggiudicandosi il concorso internazionale, il premio del pubblico e quello per la miglior attrice al FIDMarseille. Un titolo proiettato in numerosi festival: Mannheim-Heidelberg, San Sebastián, New York, Busan, Sao Paulo, e poi alla Viennale, al Festival di Belfort, a quello di Göteborg e al FICUNAM.