Notti Veneziane 2024
LA SCOMMESSA – UNA NOTTE IN CORSIAHIGH STAKES – A NIGHT IN THE WARD
Press, Industry
V.O. IT sub EN
Segue Q&A
Prenotazione obbligatoria su giornatedegliautori.com
fotografia
Jacopo Maria Caramella
montaggio
Stefano Malchiodi
musica
Francesco Rita
suono
Piergiuseppe Fancellu
scenografia
Paki Meduri
costumi
Alberto Moretti
interpreti
Carlo Buccirosso
(Angelo)
Lino Musella
(Salvatore)
Nando Paone
(Cammarota)
Yari Gugliucci
(Dott. Erri Barra Ceravolo)
Vittorio Ciorcalo
(Caputo)
Clotilde Sabatino
(Rossana)
Chiarastella Sorrentino
(Dott.ssa Caterina Giordano)
Elvira Zingone
(Immacolata)
Iaia Forte
(Antonietta)
produttori
Fulvio e Federica Lucisano
produzione
Italian International Film
con Rai Cinema
distribuzione italiana
I Wonder Pictures
distribution@iwonderpictures.it
www.iwonderpictures.com
ufficio stampa
internazionale e italiano
Echo
collalto@echogroup.it
www.echogroup.it
È il giorno di Ferragosto in un desolato ospedale napoletano. I due infermieri, Angelo e Salvatore, sono di turno quando viene ricoverato in gravissime condizioni il signor Caputo. Ad Angelo, infermiere navigato, basta un’occhiata per capire che l’uomo non supererà la notte. Salvatore, che non sopporta Angelo, decide però di scommettere il contrario. In palio, le ferie natalizie: chi vince sarà in vacanza nel periodo più ambito dell’anno. Angelo accetta la sfida. Da quel momento in poi, la notte trascorrerà tra il tentativo di Salvatore di tenere in vita il signor Caputo e quello di Angelo di giocare sporco pur di vincere la sua scommessa. Tra colpi bassi, primari cocainomani e loschi figuri che si aggirano per l’ospedale, in quella notte può succedere di tutto.
2024 La scommessa – una notte in corsia
2022 Koza Nostra
2019 Una cosa mia (cm)
2018 Fino alla fine (cm)
«La Scommessa – una notte in corsia, oltre a essere un film ispirato alla nostra straordinaria tradizione di commedia, che Monicelli definì “tragedie che fanno ridere”, ha due caratteristiche che ne determinano la narrazione e la messa in scena: l’unità di tempo e quella di luogo. Tutto in una notte, tutto in un ospedale. Questa impostazione, apparentemente teatrale, ci ha permesso di avvalerci di un cast che, oltre alle evidenti capacità artistiche e comiche, fosse preparato, esperto e particolarmente attento a tali necessità. Lavorando in un ambiente protetto da imprevisti e fattori esterni, gli attori hanno avuto modo di provare e riprovare movimenti e battute, con molta precisione, sempre coordinati con l’altro, come un corpo unico, e con la macchina da presa/occhio che procede nei corridoi labirintici dell’ospedale, senza mai sostituirsi, se non raramente, allo sguardo dei protagonisti, ma li scruta, distorti, senza pietà, per poi abbandonarli a loro stessi, come un Dio vigile ma inerte». (Giovanni Dota)
Giovanni Dota ha conseguito un Master in Cinema, Fotografia e Televisione alla scuola di cinema di Napoli Pigrecoemme. Dopo alcune esperienze come runner e assistente alla regia, partecipa alle riprese della prima e della seconda serie di Gomorra come aiuto ispettore di produzione e poi come assistente alla regia. Nel 2018, il cortometraggio Fino alla fine è selezionato dalla Settimana della Critica della Mostra del Cinema di Venezia. Nello stesso anno si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma con il corto Una cosa mia. Nel 2022 dirige l’opera prima Koza Nostra.