Eventi Speciali 2024

SOUDAN, SOUVIENS-TOI
SUDAN, REMEMBER US

di Hind Meddeb
Francia, Tunisia, Qatar, 2024, 76', colore
Sceneggiatura: Hind Meddeb
28 AGOSTO 12:00 - Sala Perla
Press, Industry
30 AGOSTO 10:45 - Sala Perla
Anticipato da
KORA di Cláudia Varejão
Pubblico, tutti gli accrediti
Segue Q&A
VM 14
30 AGOSTO 16:30 - Sala Perla
Anticipato da
KORA di Cláudia Varejão
Pubblico, tutti gli accrediti
VM 14
31 AGOSTO 16:30 - Cinema Rossini e Cinema Candiani
Pubblico
VM 14

fotografia
Hind Meddeb
montaggio
Gladys Joujou
musica
Arthur H
suono
Hind Meddeb
Damien Tronchot

produttore
Abel Nahmias
co-produttori
Michel Zana
Alice Ormières
Taoufik Guiga
produzione
Echo Films
co-produzioni
Blue Train Films
My Way Production Tounès

con il contributo di
CNC
Quiet
CNC-CNCI
Doha Film Institute
AFAC
Region Ile de France
Fonds Image Francophone OIF
Final Cut in Venice
TitraFilm
MAD Solutions
Rai Cinema
Red Sea Fund
El Gouna Film Festival
Ateliers de l’Atlas – Festival International du Film de Marrakech
CPH:DOX

vendite internazionali
Totem Films
hello@totem-films.com
www.totem-films.com

ufficio stampa internazionale
CC PRESSE
Celia Mahistre
Cilia Gonzalez
cc.bureaupresse@gmail.com

Shajane, Maha, Muzamil, Khattab sono ventenni sudanesi, politicamente attivi e artisticamente creativi. Questo è un film corale, il ritratto collettivo di una generazione che lotta per la libertà con le proprie parole, poesie e canti. Di fronte a un esercito corrotto, responsabile dei crimini di guerra in Darfur, Kordofan e Nilo Azzurro, avrebbero potuto perdersi d’animo ancor prima di iniziare. Senza un sogno, il potere dell’immaginazione e la forza del discorso poetico, non avrebbero rovesciato il regime precedente. La regista Hind Meddeb ha seguito questi giovani sudanesi nel sit-in di cinquantasette giorni a Khartoum, davanti al quartier generale dell’esercito, e poi durante il massacro del 3 giugno 2019, quando i militari attaccarono i manifestanti uccidendo in poche ore centinaia di persone che stavano resistendo al colpo di stato. E poi ha continuato a riprenderli fino a quando la guerra è iniziata, causando morte e distruzione ovunque, costringendo tutti a prendere le strade dell’esilio.

2024 Soudan, souviens-toi (doc)
2019 Paris Stalingrad (doc)
2016 L’école du pouvoir (doc)
2016 Organisez-vous! (doc)
2015 Tunisia clash (doc)
2013 Méditérranéenes, mille et un combats (doc)
2013 Electro chaabi (doc)
2007 De casa au paradis (doc)

«In Sudan, le persone recitano poesie alla stessa frequenza del respiro. Per loro è uno strumento di resistenza, che vien fuori dalle conversazioni, dalle manifestazioni, dalle scritte sui muri. […] Man mano che procedevo nella mia ricerca, ho percepito i contorni di una nuova era che definirei “post-islamista”. Durante i trent’anni di dittatura, la religione è stata usata per controllare la vita delle persone. I rivoluzionari sudanesi non vogliono più questo. La nuova generazione si batte per la libertà di coscienza, come descritto in questa famosa poesia: “Ci uccidono in nome della religione. Ma l’Islam dice: insorgete contro i tiranni! Una pallottola non uccide. Il silenzio sì”. Il Sudan si trova all’incrocio di mondi che ho frequentato fin dall’infanzia. I miei genitori hanno lasciato il Nord Africa negli anni Settanta alla ricerca della libertà in Europa. […] Questo film racconta il tentativo impossibile di cambiare. Di fronte a un esercito potente, come può un movimento pacifico far sentire la propria voce?». (Hind Meddeb) 

Hind Meddeb è cresciuta tra la Francia, il Marocco e la Tunisia, i suoi due Paesi d’origine. Questo incrocio di lingue e culture le ha donato un modo unico di guardare il pianeta. Nei suoi documentari, osserva le forme di resistenza all’ordine precostituito, filmando dalla parte di chi si ribella. Nel suo approccio al mondo arabo e africano, cerca di abbattere quei pregiudizi che oscurano l’immaginario occidentale. Tra il 2011 e il 2013, durante la Primavera araba, ha diretto Tunisia Clash e Electro Chaabi, due lungometraggi documentari sulla creatività musicale come atto rivoluzionario. Il film precedente, Paris Stalingrad, segue il viaggio di Souleymane, un giovane poeta sudanese sopravvissuto al genocidio del Darfur, che arriva a Parigi.

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