Presentata la nuova edizione delle Giornate degli Autori
La ventesima edizione delle Giornate degli Autori si svolgerà dal 30 agosto al 9 settembre 2023 nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Sarà la prima senza Andrea Purgatori, il nostro Presidente, e senza Citto Maselli che le fondò nel 2004 insieme a Emidio Greco. Sotto la direzione artistica di Gaia Furrer presenterà 10 film in concorso, 7 eventi speciali nella selezione ufficiale, 8 titoli alle “Notti Veneziane”, una serata dedicata a Jean-Marc Vallée e al cinema del Québec, 4 Proiezioni Speciali in Sala Laguna alla “Casa degli Autori”. Questa ospiterà inoltre una serie di iniziative e dialoghi in accordo con Isola Edipo e con l’apporto delle associazioni degli autori, nonché una mostra di manifesti d’epoca ispirata al progetto “100+1: cento film e un Paese, l’Italia” realizzato da Fabio Ferzetti con la collaborazione di Giuliana Gamba.
Promosse dalla Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura per iniziativa di ANAC e 100autori, coordinate dal Delegato Generale Giorgio Gosetti con la presidenza ad interim di Francesco Ranieri Martinotti, le Giornate riaffermano il loro ruolo di voce indipendente e autonoma in accordo con la Fondazione La Biennale di Venezia e si realizzano grazie al generoso sostegno della SIAE, che assegnerà il Premio al talento creativo e il Premio alla carriera, da quest’anno intestato ad Andrea Purgatori su iniziativa del Presidente Salvatore Nastasi; di Miu Miu, cui si deve il progetto “Women’s Tales”; del Parlamento Europeo con il programma “27 Times Cinema” e le attività del LUX Audience Award; del nuovo main media partner The Hollywood Reporter Roma; di partner e sponsor tecnici che oggi rappresentano una esemplare realtà di collaborazione tra pubblico e privato a favore della cultura.
Per le Giornate degli Autori la ventesima edizione è una sorta di “rito di passaggio”, ben rappresentato dall’immagine dell’anno, tratta dalla performance Doposole di Anna Franceschini, in cui il passato dialoga con il presente, il tempo viene interrogato alla ricerca di una identità. Un’indagine che ben si accompagna alla scelta di autrici e autori che hanno il coraggio di uscire dalla loro comfort zone; registi che, come si dovrebbe fare a vent’anni, partono alla scoperta del mondo, spesso un mondo lontano da quello in cui vivono, ma che serve a meglio definire la costruzione di un’identità adulta. Autrici affermate che, come Céline Sciamma o Teona Strugar Mitevska, si ribellano al sistema produttivo vigente regalandoci film liberi, personali, auto-prodotti. Sono molti gli esordienti e molte sono le donne (dietro e davanti alla macchina da presa). Alle prese con vampiri e fantasmi, come nel caso della canadese Ariane Louis-Seize (col titolo più lungo della sezione, Vampire humaniste cherche suicidaire consentant) o del malese Chong-Keat Aun di Wu Yue Xue. E risaltano nella selezione storie che raccontano di scelte coraggiose, di come possiamo vivere in modo migliore questa nostra epoca grazie all’attenzione all’altro, all’empatia, alla decisione di donare qualcosa di sé.
Festeggiamo con una varietà di approcci formali: dal bianco e nero dell’unico film italiano in concorso (Los océanos son los verdaderos continentes di Tommaso Santambrogio) al colore, dal documentario alla finzione, da narrazioni con tratti sperimentali a richiami (seri o divertiti) decisamente più pop, dalla storia intima a quella collettiva, mescolando le arti, dalla letteratura alla danza e al teatro. Ci sarà spazio per il glamour – come non definire così l’arrivo alle Giornate di una magnifica attrice come Isabelle Huppert, musa di Elise Girard in Sidonie au Japon – e per la gioiosa provocazione del greco Zacharias Mavroeidis con To kalokairi tis Karmen.
Manteniamo viva l’attenzione su temi tristemente attuali del presente: dalla rivolta in Iran (l’evento speciale della giornata inaugurale, Aftab mishavad di Ayat Najafi) alla guerra in Ucraina, dalla diaspora palestinese alle problematiche legate al cambiamento climatico. Né mancherà il segno di un cinema italiano che non ha paura di assumere identità internazionale mescolandosi con culture diverse come nel caso di Edoardo Morabito che porta L’avamposto nel cuore della foresta amazzonica o di Gianluca Matarrese che, in L’expérience Zola, affronta in modo assolutamente originale un totem della letteratura francese.
«Il carattere della selezione di quest’anno – dice Gaia Furrer – è modellato intorno all’idea di scelta, al momento in cui la vita ci obbliga a decidere se andare in una direzione anziché in un’altra. La parola chiave, il fil rouge che lega i film di questa selezione, è bivio, parola quanto mai appropriata per definire il lavoro delle autrici e degli autori presentati e per definire anche il nostro, da proiettare oltre i primi vent’anni. I film scelti, pur nel loro eclettismo tematico e formale, dialogano e si intrecciano portando avanti un discorso comune».
Tra le principali novità dell’anno ci piace segnalare l’impegno a favore della sostenibilità ambientale nel quadro dell’attività Festival Green promossa da AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema); la pre- apertura con “BookCiak, Azione!” in accordo con il SNGCI; la presentazione della versione restaurata di C.R.A.Z.Y. che nel 2005 consacrò alle Giornate il talento di Jean-Marc Vallée; le masterclass realizzate con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di cui saranno protagonisti – tra l’altro – l’attrice e regista del Québec Monia Chokri, il presidente della giuria João Pedro Rodrigues, la grande artista e regista Shirin Neshat cui quest’anno Cinematografo e l’accademia NABA attribuiscono il Premio per le Arti della Visione “Le vie dell’immagine”; la nuova veste del progetto “Il cinema dell’inclusione tra visione e formazione” ideato da Isola Edipo con la Fondation Cartier pour l’art contemporain; le tre giornate di ricerca organizzate dalle associazioni degli autori; l’inedito showcase di “branded content” proposto dalla società di comunicazione QMI; le proiezioni speciali tra cinema e letteratura dei “Dialoghi con gli Autori” e quella, tra libro e film, dell’opera di Alessandro Bertante (romanzo) e Antonio Pisu (film) Nina dei lupi nella giornata inaugurale della Mostra; infine, nella giornata di chiusura del 9 settembre, la presentazione – sostenuta da tutte le sezioni della Mostra – del documentario Passione Critica, prodotto dal Sindacato dei Critici Cinematografici.
«La vera ricchezza delle Giornate – dice il Delegato Giorgio Gosetti – è sempre stata la varietà delle proposte e lo spirito conviviale, amichevole, inclusivo, in cui il sostegno a talenti coraggiosi e indipendenti si collega a momenti d’incontro, ricerca, dialogo tra voci creative. Andrea Purgatori ha saputo fare proprie queste caratteristiche e nutrirle della sua umanità, di un sorriso giocoso e vitale, della sua curiosità e passione per la scoperta. Ringrazio il Consiglio direttivo e Francesco Ranieri Martinotti che oggi si fanno carico della sua eredità e ci sostengono nel proseguire al meglio il lavoro fatto. L’edizione del ventennale vuole essere il manifesto identitario di un cinema contemporaneo che guarda al nuovo e tutela la memoria. Il “triangolo d’oro” tra La Villa (dove siamo nati 20 anni fa), la Casa degli Autori con Sala Laguna e Isola Edipo, il luogo d’elezione di Andrea e di tutte le Giornate, sono oggi l’immagine di questo progetto, una realtà che rende unica la nostra proposta».
Quest’edizione delle Giornate degli Autori è dedicata ad Andrea Purgatori e Citto Maselli.