João Pedro Rodrigues nella sua masterclass ha incitato gli studenti a una libera creatività. Un articolo di Francesco Bonfatti

La terza masterclass organizzata dalle Giornate degli Autori e dal CSC di Roma è stata tenuta dal regista portoghese João Pedro Rodrigues.

L’autore ha raccontato di nutrire fin da bambino un interesse per il visivo, lo stesso che lo ha portato ad abbandonare i suoi studi di biologia per concentrarsi sul cinema.

Il suo primo lungometraggio O Fantasma è stato presentato a Venezia nel 2000 e ha generato controversie tra la critica per la sua rappresentazione esplicita e cruda dell’omosessualità. Rodrigues si è detto stupito di questa indignazione dal momento che il suo intento non era quello di sconvolgere, ma di presentare un film tanto personale quanto necessario, ritenendo che il cinema fosse carente di quel tipo di immagini.

A questo proposito ha spiegato come oggi non sarebbe in grado di realizzare una pellicola simile, per via delle difficoltà espressive che le nuove sensibilità e un rinnovato moralismo hanno sollevato.

L’incontro ha prodotto una riflessione con il pubblico sull’importanza di non scendere a compromessi per realizzare progetti che rispecchino delle ispirazioni genuine e personali.

Agli studenti ha consigliato di non porre limiti alla propria creatività e di cercare di accettare le difficoltà provando a trasformarle in qualcosa di edificante. In particolare ha ricordato l’importanza dell’autocritica e come questa possa essere stimolata con l’ascolto dei collaboratori che si hanno al proprio fianco.