Miu Miu annuncia un nuovo progetto e svela il programma a Venezia
Il 3 settembre Miu Miu presenterà in anteprima il nuovo cortometraggio della serie Miu Miu Women’s Tales, Stane, diretto dalla regista croata Antoneta Alamat Kusijanović, Camera d’Or a Cannes nel 2021 con Murina. Nella stessa occasione sarà proiettato anche il venticinquesimo corto, Eye Two Times Mouth, della regista, sceneggiatrice e produttrice indipendente messicana Lila Avilés.
Il consueto programma delle Conversazioni, moderato da Penny Martin di «The Gentlewoman», si svolgerà il 3 e il 4 settembre. Riunirà registe e sostenitrici del progetto Miu Miu Women’s Tales, per discutere l’attuale contesto della cinematografia femminile, con tutte le sfide e le rivoluzionarie opportunità che offre.
In questa speciale occasione, Miu Miu annuncerà un nuovo esclusivo progetto, il Miu Miu Women’s Tales Committee: un gruppo di illustri personalità del mondo del cinema che guiderà e accompagnerà la serie di cortometraggi nel suo sviluppo futuro e ne indirizzerà il corso intellettuale e culturale. Accanto alle co-fondatrici, Miuccia Prada e Verde Visconti, gli altri membri del Miu Miu Women’s Tales Committee includono la regista Ava DuVernay, autrice di The Door, il quinto corto Miu Miu Women’s Tales, e qui a Venezia in concorso alla Mostra con Origin, l’attrice (nomination agli Oscar per Crazy Heart), sceneggiatrice (nomination agli Oscar per La figlia oscura) e regista (La figlia oscura) Maggie Gyllenhaal e la costumista, scenografa e produttrice, vincitrice di quattro Academy Award con Moulin Rouge! e Il grande Gatsby, Catherine Martin.
Giunto al secondo decennio della sua lungimirante attività, la serie Miu Miu Women’s Tales rimane una delle piattaforme più consistenti ed esclusive dedicate alle registe. Il mandato del Miu Miu Women’s Tales Committee include l’ampliamento del pubblico di riferimento del progetto – spettatori, sostenitori e creatori –, l’evoluzione della missione delle Women’s Tales nel contesto del mondo del cinema e della cultura, la riformulazione critica della sua narrativa in un’ottica di continua sviluppo e visibilità a livello internazionale.
MIU MIU WOMEN’S TALES COMMITTEE QUOTES
Miuccia Prada
«Il cinema è da sempre stato una grande passione e una colonna portante della mia formazione. Con il progetto Miu Miu Women’s Tales abbiamo creato una piattaforma per registe di talento e, attraverso il loro sguardo, abbiamo aperto una conversazione sul mondo della femminilità, della vanità e sul loro significato al giorno d’oggi. Una conversazione con le donne sulle donne».
Verde Visconti
«Credo nel potere del cinema e delle conversazioni. Con i Miu Miu Tales sento che abbiamo creato un’importante rete di persone appassionate che sono disposte a condividere le loro storie ed esperienze personali e a continuare la tanto necessaria conversazione sulle donne e registe di oggi».
Ava DuVernay
«Conosco in prima persona il potente impatto che il Miu Miu Women’s Tales ha sulle registe come me. Apre porte e cuori alle splendide complessità, alle possibilità e alle opportunità del cinema».
Maggie Gyllenhaal
«Ho avuto una lunga e piacevole relazione con Miu Miu. Sono una grande fan sia della loro moda che della serie di cortometraggi che raccontano e parlano delle donne. Hanno collaborato con alcuni dei registi che più ammiro, da Lucrecia Martel ad Alice Rohrwacher. Miu Miu si impegna a offrire una rappresentazione onesta delle donne, in tutta la loro insolita bellezza e idiosincrasia, che è naturalmente il tipo di rappresentazione più avvincente ed emozionante».
Catherine Martin
«L’intersezione tra moda e narrativa mi ha sempre affascinato: il modo in cui gli abiti possono raccontare una storia, evocare emozioni e diventare parte integrante dell’esperienza cinematografica. Tuttavia, il progetto Miu Miu Woman’s Tales non è solo una questione di moda; è una manifestazione concreta dell’impegno di Miuccia Prada a sviluppare voci cinematografiche femminili distinte. Sono entusiasta di far parte di un comitato che si impegna a celebrare le donne registe, sia affermate che emergenti, che guardano al futuro, spingendo i confini della narrazione cinematografica».