Cercando la luce. Scrivere, dirigere e sopravvivere

Giovedì 03 Settembre 2020
18:30 Isola Edipo 


Il 3 settembre alle ore 18.00, Isola Edipo, Silvia Bizio dialoga con Oliver Stone. L'occasione è data dalla presentazione del libro autobiografico del regista statunitense, Cercando la luce. Scrivere, dirigere e sopravvivere, edito da La Nave di Teseo.

«La storia che state per leggere parla della voglia spasmodica di realizzare un sogno a tutti i costi, anche senza soldi. Parla dell'arte di arrangiarsi, tirando la cinghia, improvvisando, sgomitando, inventandosi espedienti pur di realizzare un film e portarlo nelle sale, senza sapere da dove arriveranno i soldi per il prossimo giorno di paga - o il prossimo monsone, o il prossimo morso di scorpione. Parla della volontà di non darsi mai per vinto. Parla di bugie spudorate, lacrime e sudore, sopravvivenza. Parte da una magica infanzia newyorkese e, passando per il Vietnam e gli strascichi che quella guerra ha lasciato in me, arriva ai miei quarant'anni e a Platoon. Parla di crescita. Parla di fallimenti, sconforto. Di successi giovanili e arroganza. Parla di droga e dei tempi che abbiamo attraversato dal punto di vista politico e sociale. Parla di fantasia, di un sogno di bambino e del fare di tutto pur di realizzarlo. E ovviamente è costellata di inganni, tradimenti, di farabutti ed eroi, di persone che ti rinfrancano con la loro presenza e di persone che ti distruggono, se solo glielo permetti».

Nato da padre americano e madre francese, Oliver Stone, regista, sceneggiatore e produttore, ha lavorato come insegnante, tassista, è stato imbarcato su navi mercantili e ha combattuto in Vietnam. Ha completato gli studi alla New York University Film School, dove ha studiato con Martin Scorsese. Dopo il debutto nel 1973 con Seizure, ha realizzato, come regista e sceneggiatore, più di cinquanta film, tra cui Fuga di mezzanotteScarfaceSalvadorPlatoonWall StreetNato il quattro luglioJFK. Un caso ancora apertoGli intrighi del potere - NixonWorld Trade CenterSnowden. Ha vinto tre premi Oscar: nel 1979 con Fuga di mezzanotte (miglior sceneggiatura non originale), nel 1987 con Platoon (miglior regia), nel 1990 con Nato il quattro luglio (miglior regia). Tra i numerosi riconoscimenti anche cinque Golden Globe e il Gran Premio della Giuria alla Mostra di Venezia nel 1994 con Natural Born Killers.




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