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02/09/2012 h 11:30Volpi
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L'UOMO CHE AMAVA IL CINEMA
di Marco Segato
prima mondiale
 
Italia, 2012, 68', HD, colore
 
sceneggiatura Marco Mancassola, Marco Segato
fotografia Pier Paolo Giarolo
montaggio Sara Zavarise
musica Guano Padano
suono Marco Zambrano
con Gian Piero Brunetta, Ornella Buratto, Mario Carraro
Lorenzo Codelli, Piero Colussi, Carl Davis, Gian Luca Farinelli
Enrico Ghezzi, Sergio Grmek Germani, Livio Jacob, Sirio Luginbühl
Carlo Mazzacurati, Paolo Mereghetti, Carlo Montanaro, Tatti Sanguineti
 
produttore Francesco Bonsembiante
produzione Jolefilm
Via Quarto, 16, 35138, Padova, Italia
Tel +39 049 8718175
 
in collaborazione con Cineteca di Bologna e Cineteca del Friuli
con il sostegno di AcegasAps, Fondazione Antonveneta
Regione del Veneto, Friuli Venezia Giulia Film Commission
 
ufficio stampa Studio Systema - Servizi per la comunicazione
San Polo, 2025, 30125, Venezia, Italia
Tel +39 041 5201959 - Fax +39 041 5201960
 
Grande, misterioso e insuperato "amante di cinema", Piero Tortolina è stato un punto di riferimento, un nume tutelare per un'intera generazione di cinefili. Un viaggio per incontrare le persone che lo hanno conosciuto, tracciando sullo sfondo il ritratto di una intera epoca, quella straordinaria dei cineclub. Un film sulla passione inestinguibile che ha animato per tutta la vita Piero Tortolina, ingegnere, corsaro e palombaro del cinema invisibile.
«Ho conosciuto Piero Tortolina solo pochi anni fa. Era un uomo elegante, gentile e sempre un po' misterioso. Da subito mi è sembrato che il fuoco che aveva bruciato nella sua vita, quello di una passione inestinguibile per il cinema, fosse difficile da afferrare e da comprendere fino in fondo, una passione straordinaria ma anche pericolosa che può cambiare la vita, farla deragliare verso luoghi a volte meravigliosi e a volte inospitali. Ero curioso di sapere qual fosse la storia che aveva da raccontare. Così mi sono convinto che fosse necessario raccontare la storia di Piero Tortolina perché in qualche modo era anche la storia del cinema italiano vista attraverso gli occhi di uno straordinario cinéphile, forse l'ultimo vero cinéphile, vissuto in un'epoca in cui il cinema era grande e le passioni che animava straordinarie. Tortolina era consapevole della parabola incerta che il cinema stava compiendo, lui che aveva amato quello classico americano degli anni Trenta e Quaranta. Eppure non smise fino all'ultimo di essere curioso, di interessarsi a registi nuovi, di avere fiducia nei giovani». (Marco Segato)
 
Marco Segato vive e lavora a Padova. Dopo la laurea in Lettere all'Università di Padova, indirizzo Storia del Cinema, frequenta nel 2001 il master di documentario presso la Scuola Civica di Cinema di Milano. Nel 2007 lavora come assistente alla regia al film di Carlo Mazzacurati, La giusta distanza. Per Jolefilm, casa di produzione con cui collabora da alcuni anni, realizza nel 2007 il documentario Ci resta il nome con Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto, Marco Paolini, Daniel Libeskind. Sempre per Jolefilm nel 2008 dirige il documentario Via Anelli. Lo stesso anno cura la regia video de Il sergente di Marco Paolini, e nel 2009 quella di Pensavo fosse Bach, concerto-spettacolo di Mario Brunello. Nel 2011 realizza il film documentario Ora si ferma il vento. Collabora con l'Università IUAV di Venezia e cura la direzione artistica di Euganea Film Festival e di Detour, festival del cinema di viaggio.

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